Retorico ma vero: anno nuovo = buoni propositi. Propositi di quelli seri, da scrivere sull’agenda, nuova anche quella, con un bell’inchiostro blu e il numerino prima della voce, tanto per dare anche una priorità di importanza a questa lista. Propositi che di certo avranno molto in comune con almeno l’80% della popolazione occidentale mentre alcuni di questi sembrerebbero a dir poco ridicoli a tutti quei paesi che non hanno di che mangiare alias i problemi di chi non ha problemi: fare più movimento, mangiare sano, riuscire a trovare il modo per dormire la notte, dedicare più tempo agli amici, impegnarmi di più con la fotografia, essere zen quando guido, applicare la gentilezza anche con chi non se lo merita ma solo per farlo sentire una cacca, passare meno tempo sui social, dedicarmi a qualche tipo di volontariato, prendere le cose con calma che sennò una sola pasticca per la pressione non mi basta più. E cosa mi fa rilassare più di ogni altra cosa? Fare il pane e guarda caso la prima ricetta di Re-cake per l’anno nuovo è giust’appunto un bel pane: i Laugenbrot, pretzel buns per realizzare i quali si usa la tecnica di panificazione Laugengeback cioè quella di immergere il pane in acqua bollente e soda caustica prima di passarlo in forno. In ambito domestico la soda caustica lascia il posto al bicarbonato di sodio per ovvi motivi e molti sono i pani per i quali si usa questo sistema, in primis i pretzels dai quali prendono il nome questi panini, ma anche i bagels, nonostante le origini siano completamente diverse infatti i brezels sembrerebbero avere origine nei monasteri italiani e francesi, mentre i bagels sono un tipico lievitato della cucina polacca ed ebraica. Tuffare il pane nell’acqua prima della cottura finale in forno dona alla mollica una qualità densa, compatta e gommosa quel tantino che rende piacevole la masticazione ed è bello pensare come questo singolare metodo di cottura unisca culture e religioni tanto diverse tra loro. Una magia che spesso solo la cucina sa fare. Ringrazio quindi le amiche di Re-cake 2.0 per aver contribuito a farmi spuntare almeno una voce dell’elenco dei propositi per il 2018 ed invito chi mi legge a fare lo stesso, cercando nei movimenti lenti e ripetitivi della panificazione una sana alternativa al Valium, alternativa che tra l’altro ha come unico effetto collaterale quello di eccedere col pane perché si sa, fatto in casa é più buono. A voi la scelta ?
Tempo di preparazione | 15 minuti |
Tempo di cottura | 20 minuti |
Porzioni |
panini
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- 500 grammi farina (io multicereali)
- 270 grammi di acqua
- 5 grammi di lievito di birra disidratato
- 1 cucchiaino e mezzo di zucchero semolato
- 30 grammi di burro a temperatura ambiente
- 10 grammi di sale
- 1 litro di acqua
- 8 cucchiaini di bicarbonato
- 2 cucchiaini di sale
Ingredienti
Impasto
Per la bollitura:
Per la finitura:
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- Mettete nella vasca della planetaria 150 g di farina presi dal totale, l’acqua, lo zucchero e il lievito. Impastate brevemente e fate lievitare per 30 minuti.
- Una volta trascorsi i 30 minuti di riposo aggiungete la farina restante, il burro ed il sale.
- Impastate fino a ottenere un impasto liscio quindi formate una palla, coprite con pellicola e fate lievitare per altri 30 minuti circa.
- Dividete l’impasto in pezzi del peso di 35 grammi e pirlateli in modo da ottenere delle palline.
- Lasciatele riposare per 20 minuti.
- Mentre riposano, in una casseruola larga portate ad ebollizione acqua, sale e bicarbonato, preparate una teglia rivestita da carta forno e preriscaldate il forno a 200°.
- Immergete 7 o 8 panini per volta volta nell’acqua e fate cuocere per circa 30 secondi.
- Rimuoveteli con una schiumarola e metteteli sulla teglia preparata.
- Cospargeteli con il sale ed i semi di sesamo o papavero.
- Utilizzando un coltello molto affilato oppure una lametta, effettuate due tagli sulla superficie di ciascun panino.
- Cuocete per 15 minute o comunque finché i panini non saranno ben dorati.
- Serviteli tiepidi.
Con questa ricetta partecipo al primo Re-cake del 2018, quello di Gennaio . Qua la pagina Facebook