Persian love cake

by burroemalla

persian love cake

Quando ho letto la ricetta del mese per Re-cake #14, la Persian Love cake, mi è naturalmente venuta in mente la mia amica iraniana Mahvash nonostante mi sia anche resa conto che non le ho mai visto preparare un dolce. Nei 6 mesi duranti i quali sono stata sua ospite, a Londra, ho ovviamente mangiato persiano quasi tutti i giorni, ad eccezione di quando lei, che era incinta, aveva voglia di cibo italiano o di quando suo marito ci portava a cena fuori. Ho scoperto così la cucina persiana che è una cucina straordinaria, ricca, raffinata. Nelle sue preparazioni si respirano secoli di storia e tradizioni e la cultura stessa riserva una grande importanza al cibo. Gli iraniani poi hanno un profondo senso dell’ospitalità, talvolta quasi eccessivo e le tavole imbandite quando c’è un ospite sono un vero spettacolo, a dimostrazione della considerazione che si nutre verso che si siede con noi. Più di tutto, quello che mi riporta alla mente quel periodo, i pomeriggi passati con lei spesso in cucina, è il profumo del Basmati cotto in acqua e ghee. Sciacquare il Basmati per il Chelo era un vero e proprio rito. Mahvash metteva dell’acqua fredda in una ciotola di vetro, vi rovesciava il riso e lo lasciava riposare per almeno un’ora, quindi cominciava a sciacquarlo passando le mani nell’acqua piano, a lungo, massaggiandolo; poi buttava l’acqua, ne metteva di pulita e ripeteva l’operazione, senza fretta, mentre mi raccontava episodi relativi alla sua vita in Iran ai tempi del regime dell’ayatollah Khomeini. Poi, quando il Basmati era finalmente pronto ed erano stati eliminati amido e eventuali presenze di talco, Mahvash metteva l’acqua al fuoco e vi scioglieva il ghee e il pregiatissimo zafferano iraniano che andavamo a comprare insieme in un negozietto di specialità persiane. Subito l’aria si riempiva del profumo del ghee ancora più forte di quello dello zafferano ed ecco che l’acqua colorata di un giallo intenso incominciava a muoversi ed era finalmente il momento di cuocere il Basmati; dopo la cottura sarebbe poi rimasto nella pentola su fuoco basso, con il coperchio avvolto in un canovaccio per assorbire l’umidità e trasformare il fondo nel golosissimo tadik, la crosticina di riso croccante che viene servita a parte prima di incominciare a mangiare. I suoi racconti erano terribili ma si rideva tanto e allora mi stupiva che una persona che aveva vissuto tali tragiche vicende potesse ridere, godere della vita come faceva lei. Solo invecchiando ho capito che i sorrisi e le risate più grandi sono proprio di chi ha sofferto molto e vissuto grandi difficoltà e le ha superate. Non è superficialità. È la vita che si prende la sua rivincita.

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Persian love cake
 
Prep. time
Cook time
Total time
 
Burro e Malla:
Portata: Tor
Cucina: Persian
Porzioni: 8
Ingredienti
  • Per la torta:
  • 250 g di yogurt naturale
  • 1 cucchiaino di lievito in polvere
  • 6 uova
  • 220 g di zucchero di canna
  • 150 g di farina di mandorle
  • 150 g di semolino
  • 6 bacche di cardamomo
  • 60 g di pistacchi tritati
  • Un pizzico di zafferano
  • 2 cucchiai di acqua di rose
  • 100 ml di latte di mandorla
  • Buccia grattugiata di un limone o arancia (io limone)
  • Per lo sciroppo:
  • Succo e scorza di un limone o arancia (io limone)
  • 125 ml. di acqua
  • 125 g di zucchero di canna
  • 2 cucchiai di acqua di rose
Istruzioni
  1. Se volete preparare voi stessi l'acqua di rose, il procedimento è molto semplice (a patto di non doverle comprare). Pulite con delicatezza i petali (non trattati) di 3 rose con un tovagliolino imbevuto d'acqua, poi metteteli in un tegamino con solo l'acqua strettamente necessaria a coprirli altrimenti l'acqua di rose risulterà troppo diluita. Appoggiate un piatto fondo sui petali, accendete il fuoco, chiudete col coperchio e fate sobbollire a fuoco basso per una mezz'ora. Mettete del ghiaccio sul coperchio per la formazione della condensa e poi raccogliete l'acqua sopra al piatto. Consumate entro 3-4 giorni (ricetta presa qua)
  2. Preriscaldate il forno a 180°.
  3. Schiacciate i semi di cardamomo e mettete da parte.
  4. Tritate grossolanamente i pistacchi e mettete da parte.
  5. In un tegamino piccolo mettete il latte, lo zafferano e scaldate brevemente e a fiamma bassa.
  6. Nella vasca della planetaria oppure in una ciotola usando,le fruste, sbattete le uova con lo zucchero almeno per 5 minuti. Otterrete una crema densa e molto chiara alla quale andrete ad incorporare usando una spatola di silicone e con movimenti dal basso verso l'alto, lo yogurt, la farina di mandorle, il semolino, il lievito setacciato, il cardamomo, la scorza di limone o arancia ed i pistacchi.
  7. Aggiungete al latte l'acqua di rose e poi unite il tutto al composto di uova mescolando sempre con la spatola.
  8. A questo punto dovete scegliere l'aspetto della torta e il conseguente stampo. Io l'ho usato da 20 perché volevo una torta alta ma se la volete bassa usatene uno da 24. Imburrate lo ed infarinatelo, versatevi l'impasto e cuocete per 45 minuti circa. Io ho cotto solo i primi 15 minuti a 180 e poi ho abbassato la temperatura a 170 ma dovrete basarvi sul comportamento del vostro forno.
  9. Mentre la torta cuoce preparate lo sciroppo, mettendo tutti gli ingredienti in un tegamino e portando ad ebollizione Fini a quando lo sciroppo non si sarà addensato. Ci vorranno circa 5 minuti.
  10. Quando la torta sarà cotta sfornatela e spennellatela con lo sciroppo,quindi guarnitela a piacimento con petali di rosa (anche brinati) e pistacchi tritati
  11. Per brinare i petali scegliete dei petali belli e grandi, spennellateli con albume d'uovo sbattuto da entrambi i lati e poi passateli nello zucchero semolato e fateli asciugare su di una griglia. Prima di essere usati dovranno asciugarsi per un giorno intero
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recake14

Come dicevo sopra, con questa ricetta partecipo al Re-cake#14. Questa la pagina Facebook

Per la ricetta dell’acqua di rose il mio grazie a Mimma e Marta ❤️

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In questo periodo che precede l’estate, come sempre accade del resto, la tv, i giornali, il web si trasformano in una grande vetrina colma di “strumenti” atti a renderci migliori in vista della prova bikini, siano essi diete, creme, ricette o massaggi che dovrebbero aiutarci ad affrontare questo temuto appuntamento. Io comincio a marzo dandomi 3 mesi di tempo per rimettermi in sesto, con i migliori propositi di mangiare meglio, di muovermi di più, di diminuire i caffè. Senza rendermene conto i mesi diventano due perché capita sempre che a marzo ci siano tanti compleanni, oppure cene o occasioni speciali nelle quali sarebbe troppo maleducato non mangiare o semplicemente o semplicemente perché non mi sento ancora pronta a rinunciare a quel po’ di self indulgence che mi necessita per svegliarmi col sorriso. Ad aprile incomincia a fare caldino e lo spauracchio della spiaggia comincia ad alitarmi sul collo e allora tiro fuori i libri in seconda fila, quelli sfigati che non consulto mai, quelli che in copertina riportano titoli improbabili quali ” golosità a portata di caloria: tiramisù a 15 calorie a porzione”, li libero della polvere di anni di inattività e me li metto tutti ordinati sul tavolo; il lunedì poi, che è il giorno nel quale programmo il menù della settimana, carica di una buona volontà che in realtà non possiedo, mi siedo, prendo un block notes e cerco di tirarci fuori un menù sano, corretto e bilanciato, che tenga conto delle esigenze di un organismo in crescita (l’adolescente) e di due in calo (noi parents). Puntualmente però mi scontro con la triste realtà e cioè che non esiste niente di simile. Io non vorrei mangiare pasta a meno che non sia integrale e solo come piatto unico, possibilmente insieme a legumi/verdure, l’adolescente mi mangerebbe sia l’integrale che legumi/verdure ma poi mi chiederebbe: “E il secondo?” e il marito rifiuterebbe sia l’integrale che i legumi/verdure e vorrebbe invece pasta e pane tanto raffinati e bianchi da splendere e carne tutti i giorni mentre io non mangio una fettina da 37 anni e l’adolescente la tollera solo una volta la settimana. Un’equazione impossibile da risolvere giusto? E invece finalmente riesco a tirar fuori un menù che tiene conto delle esigenze di tutti ma a questo punto mi rendo conto di due cose: 1° che i famosi libri sfigati non li ho nemmeno aperti 2° che per riuscire nell’impresa dovrei passare la giornata in casa a cucinare senza fare assolutamente altro. Va a finire che il menù diventa una linea guida di massima che verrà cambiata innumerevoli volte in corso d’opera e che non tiene minimamente conto dello spauracchio spiaggia. E siamo già a maggio e mi dico che questo sarà il mese della svolta. Basta rimandare, basta scuse, ora si fa sul serio e così finalmente apro i famosi libri che nel frattempo sono di nuovo polverosi e cerco un’ispirazione ma io ho un blog di cucina, non di uncinetto e devo quindi conciliare la mia necessità di alimentazione light e sana con le ricette che devo pubblicare, che devono essere, al contrario, golose, farti l’occhiolino dalla pagina e spingerti a correre in cucina a sfornare dolci e creme ricche di grassi saturi. È vero che ci sono tanti blog, quello della Mari, per esempio, che riescono a proporre piatti vegan deliziosi senza però farti correre a seppellirti dalla vergogna subito dopo averli consumati ma il mio non è nato come un blog di quel tipo e così nessuno si aspetta da me quel tipo di piatti; il menù della settimana potrà quindi essere anche abbastanza sano ed equilibrato ma poi c’è da preparare quello che il blog richiede e quel che si prepara si mangia ed eccoci al 13 di maggio e ancora mi sveglio la notte con i sensi di colpa ma poi al mattino mi alzo e già penso a quello che preparerò di buono. Una via senza uscita, la mia, che di certo non mi porterà al famoso appuntamento con la spiaggia in serenità d’animo. L’unica cosa che mi fa sentire un pochino virtuosa è l’abitudine che ho preso nelle ultime settimane di bere ogni mattina a stomaco vuoto un biccherone di acqua calda con un cucchiaino di miele e il succo di mezzo limone. L’ho letto qui e devo dire che effettivamente la mistura mi dà una sferzata di energia mai ottenuta col caffè. E il bello è che mi tira talmente su che spesso non sento neppure il bisogno del caffè di metà mattina. Lo so che questa non si può propriamente definire un’alimentazione sana e bilanciata ma magari potrebbe essere un inizio e funziona davvero. Provate e fatemi sapere ? La ricetta del post di oggi è un primo piatto, paccheri farciti con una crema di burrata e carciofi sauté e conditi con un semplice sughetto di pomodorini. Non proprio light ma neppure eccessivamente peccaminosa, anzi, potrebbe essere un buon inizio e poi, ripensandoci, ad andare in spiaggia manca ancora un mese. Forse sono ancora in tempo ?

p.s. Questa ricetta non è ovviamente tratta dai libri sfigati ?

 

paccheri farciti di burrata e saute di carciofi

paccheri farciti di burrata e saute di carciofi

 

Paccheri farciti di burrata e sauté di carciofi
 
Prep. time
Cook time
Total time
 
Burro e Malla:
Portata: Primo piatto
Porzioni: 2
Ingredienti
  • 8 paccheri di quelli belli grandi
  • 5 cucchiai di stracciatella (il ripieno della burrata) + 2 per guarnire
  • 1 carciofo
  • 2 spicchi d'aglio
  • olio, sale e pepe
  • Pomodorini pachino per il sugo
  • Timo fresco
  • Qualche strisciolina di porro
Istruzioni
  1. Cuocete i paccheri, scolateli molto molto al dente e freddateli immediatamente in acqua fredda.
  2. Nel frattempo reparate un sughino leggero con pomodorini pachino, olio, sale, zucchero, pepe e aglio (che poi toglierete) e passatelo col minipimer.
  3. Togliete al carciofo le foglie esterne più dure poi tagliatelo in 4 e successivamente a fettine.
  4. Fate saltare brevemente in una padellino con poco olio, pepe e uno spicchio d'aglio che poi rimuoverete, trasferite su di un tagliere e tagliate grossolanamente col coltello.
  5. Aspettate che i carciofi si freddino e quindi mescolate con la stracciatella della burrata.
  6. Salate, pepate ed aggiungete qualche fogliolina di timo.
  7. Tagliate qualche strisciolina di porro e cuocetele nel microonde per 30 secondi immerse in poca acqua.
  8. Preriscaldate il forno funzione grill a 200° posizionando la placca del forno bene sotto il grill.
  9. Farcite i paccheri usando una sac a poche e poi legateli a quattro usando una delle striscione del porro.
  10. Preparate due tegliette/padelline da forno individuali, sul fondo di ognuna distribuite il sughetto di pomodorini, e sopra diponetevi quattro paccheri.
  11. Cospargete la parte alta dei paccheri con la stracciatella rimasta, qualche fogliolina di timo e poi passate velocemente sotto il grill per qualche minuto, il tempo sufficiente perché la stracciatella incominci a fondere.
  12. Servite immediatamente.
 

paccheri farciti di burrata e saute di carciofi

 

paccheri farciti di burrata e saute di carciofi

English version

Ingredients:

8 paccheri or any other pasta big enough to be filled
5 tablespoons of stracciatella (the burrata filling) or mozzarella cheese + 2 for garnish
1 artichoke
2 garlic cloves
oil, salt and pepper
Cherry tomatoes for the sauce
fresh thyme and some strips of a leek

paccheri farciti di burrata e saute di carciofi

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Cook and drain the paccheri very “al dente” and cool immediately in cold water.
While the pasta cooks, prepare a light sauce with cherry tomatoes, olive oil, salt, sugar, pepper and garlic and mash with a blender (remove the garlic)
Cut the stalk off the artichoke,  cut into 4 and then into slices.
Sauté in a frying pan with a little oil, pepper and a clove of garlic that you will remove, transfer onto a cutting board and chop with a knife.
Wait until it cools then mix with the burrata (in case you are using the mozzarella, chop it first)
Season with salt, pepper and some fresh thyme.
Cut a few strips of leek and microwave for 30 seconds in some water.
Preheat oven to 200 ° grill.
Stuff the paccheri using a sac a poche and then tie them together with a leek strip.
Get two individual baking trays , spread the bottom with tomato sauce and place the paccheri.
Scatter the top of the paccheri with 2 tablespoon stracciatella left and fresh thyme leaves and bake under the grill for a few minutes, until stracciatella begin to melt.
Serve piping hot.

paccheri farciti di burrata e saute di carciofi

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creme caramel al negativo

creme caramel al negativo

Il crème caramel è un dolce semplice e con pochi ingredienti, però seguendo alcune regole fondamentali che del resto si applicano alla maggior parte delle creme cotte, il risultato sarà straordinario e quello che otterrete travalicherà dal gusto dei semplici ingredienti che lo compongono. Prima regola ovviamente la freschezza delle uova e la qualità del latte. Poi la temperatura dell’acqua del bagnomaria che è fondamentale affinchè si ottenga una consistenza setosa e liscia.  L’acqua del bagnomaria si deve appena muovere. Se bollisse vi ritrovereste con una crema bucherellata dalle bollicine che verrebbero a formarsi al suo interno e tra l’altro, per il troppo calore, la crema cuocerebbe troppo velocemente odorando fortemente di uovo, quindi calore moderato, diciamo dai 140 ai 160° massimo ma qui entra in gioco il vostro forno e dovrete comportarvi di conseguenza. Stesso discorso per il tempo di cottura. 45 minuti dovrebbero essere più che sufficienti ma dopo i 35 vi consiglio di controllare frequentemente. Le uova vanno mescolate con lo zucchero cercando di incorporare meno aria possibile perché anche questo favorirebbe la presenza di bolle all’interno della crema ed è meglio, se possibile, usare stampini di acciaio perché la proteggono dal calore più di quelli in silicone. Ovviamente questa ricetta non è la ricetta del crème caramel, ho semplicemente giocato col nome, ma il procedimento e le accortezze sono assolutamente le stesse e vi assicuro che la versione al cioccolato non vi farà rimpiangere l’originale.

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Crème caramel al negativo
 
Prep. time
Cook time
Total time
 
Burro e Malla:
Portata: Dolci al cucchiaio
Cucina: French
Porzioni: 6
Ingredienti
  • Per il caramello:
  • 100 g di zucchero
  • Per la crema al cioccolato:
  • 300 ml di latte intero
  • 130 g di cioccolato fondente di buona qualità
  • ½ stecca di vaniglia
  • 2 uova
  • 60 g di zucchero
Istruzioni
  1. In un pentolino piccolo di acciaio spesso mettete metà dei 100 g di zucchero che vi serviranno per il caramello.
  2. Fate sciogliere a fuoco medio ed aggiungete la seconda metà solo quando lo zucchero già presente nel pentolino sarà sciolto.
  3. Non usate cucchiai o mestoli per girarlo; limitatevi a ruotarlo fino a quando quando lo zucchero non avrà la colorazione desiderata. Se disponete di un termometro la temperatura dovrà essere sui 166/170°.
  4. A temperature più basse otterreste il caramello biondo mentre per il creme caramel si usa il caramello bruno. A temperatura superiore ai 175° il caramello diventerà inutilizzabile.
  5. Immergete il pentolino in acqua fredda altrimenti lo zucchero continuerebbe a cuocere diventando amaro e ripartite immediatamente il caramello negli stampini.
  6. Lasciate da parte e preparate la crema al cioccolato.
  7. Preriscaldate il forno a 150°.
  8. Riscaldate appena il latte in un pentolino, mettetevi la mezza bacca di vaniglia aperta ed i relativi semi e fate riposare 15 minuti. Tagliate grossolanamente il cioccolato, rimuovete dal latte la bacca ed aggiungetevi il cioccolato. Fate fondere su fuoco basso mescolando di tanto in tanto fino a che il cioccolato non sarà completamente sciolto.
  9. In una ciotola sbattete le uova con lo zucchero solo il tempo necessario affinchè il composto sia amalgamato facendo attenzione a non incorporare aria e poi versatevi il latte col cioccolato. Mescolate brevemente, filtrate e riempitevi gli stampini lasciando un mezzo cm al bordo.
  10. Trasferite gli stampini in una teglia che avrete riempito d'acqua con l''acqua che deve deve arrivare a circa ⅔ dell'altezza degli stampini. Cuocete in forno dai 35 ai 45 minuti circa. Al termine del tempo di cottura controllate che il crème caramel sia cotto premendo leggermente con un dito (si dovrà avvertire una certa resistenza) oppure inserendo una lama sottile che ne dovrà uscire pulita.
  11. Togliete gli stampini dalla teglia e fate raffreddare un poco quindi metteteli in frigo almeno per 2 ore prima di servirli. Per sformarli fate passare una lama sottile tutta intorno al bordo interno e capovolgeteli sui piattini di portata con un gesto deciso, caso mai dando dei colpetti per favorire la fuoriuscita. Io li ho serviti con panna fresca montata e zuccherata con zucchero a velo.

Procedimento per chi possedesse il Bimby:

Preparate il caramello come specificato nella ricetta.
Mettete il cioccolato nel boccale e tritate 5 sec/vel. 10
Versate nel boccale il latte e fate fondere 5 min/80°/vel. 1
Aggiungete le uova e lo zucchero e mescolate 30 sec/vel. 5 dopo di ché seguite la ricetta come sopra.

creme caramel al negativo

English version

Ingredients:

For the caramel:
100 g sugar
For the chocolate cream:
300 ml full fat milk
130 g dark chocolate
1/2 vanilla bean
2 eggs
60 g sugar

creme caramel al negativo

Crème caramel is a very simple dessert with few ingredients, however, by following a few basic rules which apply to most cooked creams, the result will be amazing and what you will get will transcend the taste of the simple ingredients that make it up. First thing, of course, the freshness of the eggs and the milk quality. Then the temperature of the water bath which is critical to get a silky and smooth texture. The water must hardly move otherwise you will end up with a cream perforated by the bubbles and, worse, with a very strong smell of egg. So, use low heat, let’s say from 140° to 160 ° but it depends on your oven. Same for the cooking time. 45 minutes should be more than enough but after 35 I recommend you to check frequently. Mix eggs are with sugar trying to incorporate less air as possible because, again, this would favor the presence of bubbles in the cream and, if possible, use steel molds because they protects the cream from heat much more than silicon ones. This creme, obviously, is not a creme caramel, I’ve played with the name, but the process is identical and I assure you that the chocolate version will not make you regret the original at all.

creme caramel al negativo

creme caramel al negativo

Put half of the 100 g sugar in a heavy small pan and heat over medium heat. Add the second half only when the sugar in the pan will be melted. Do not use spoons to mix it; instead, rotate until the sugar will not have the desired color. If you have a thermometer, the temperature should be about 166/170 °. At lower temperatures you would get the blond caramel but for creme caramel you need brown caramel. Be careful because, if you reach 175°, your caramel will become useless. Remove from heat and immerge in a bigger pan with cold water. Pour immediately into 6 ramekins. Pre-heat the oven to 150°. Heat the milk in a pan then add the half vanilla bean and seeds and leave to rest for 15 minutes. Cut roughly the chocolate, remove the vanilla bean from the milk and add the chocolate to the milk. Heat slowly, stirring until the chocolate won’t be completely melted. In a bowl whisk eggs and sugar very briefly then gradually add the hot milk/chocolate. Strain and pour into the ramekins. Set the ramekins into a deep baking tray with water 2/3 the sides of ramekins and bake for about 45 minutes. To check if the cream is ready, press with your index. The cream should offer a certain . Take the ramekins out of the baking tray and leave to cool a bit then transfer to the fridge for at least 2 hours. To turn out, run the blade of a sharp knife around the cream, turn on a serving plate and remove the ramekins.

creme caramel al negativo

Thermomix version:

Prepare caramel as written above then put chocolate in the TMX bowl: 5 secs/speed 10.
Add milk and heat: 5 mins/80°/speed 1
Add eggs and sugar and mix: 30 secs/speed 5
Follow the rest of the recipe as above.

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lenticchie di Castelluccio con pomodorini confit e gorgonzola

Strano periodo davvero questo. I problemi di salute mi portano inevitabilmente a riconsiderare tutto quello che davo per scontato come il semplice camminare, cosa alla quale uno non fa caso fino a quando non si trova a provare dolore ad ogni passo e allora ti trovi ad ottimizzare ogni movimento, a misurare le volte che si fanno le scale, a lasciar perdere quello che si è dimenticato di comprare solo perché è all’altro lato del supermercato e ormai si è alle casse. Anche il cucinare diventa più difficile, impossibile stare a lungo in piedi, per stendere la pasta devo sedermi e allestire un set per le foto in certe giornate è al di là di ogni possibilità. Oggi le gambe mi facevano particolarmente male ed allora mi sono buttata su qualcosa di leggero e veloce da preparare. Questa ricetta del grande Ottolenghi e solo leggermente modificata. Si può arricchire, volendo, con semi oleosi o frutta secca e rappresenta un ottimo sostituto alla carne. Ho servito queste lenticchie con pane di farina integrale e farro, noci, con l’aggiunta di semi di girasole, di sesamo neri e bianchi e di zucca e la cena non mi ha fatto sicuramente rimpiangere proteine più nobili.

lenticchie di Castelluccio con pomodorini confit e gorgonzola

lenticchie di Castelluccio con pomodorini confit e gorgonzola

 

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Lenticchie di Castelluccio con pomodorini confit e gorgonzola
 
Burro e Malla:
Portata: Veggie
Porzioni: 4
Ingredienti
  • 250 g di lenticchie di Castelluccio
  • 1 cipollotto di Tropea media
  • 100 g di gorgonzola
  • 3 cucchiai di olio
  • Prezzemolo
  • Sale e pepe
  • 1 spicchio d'aglio grattugiato o schiacciato
  • Per i pomodorini confit:
  • 400 g di pomodorini pachino
  • 1 cucchiaio di olio d'oliva
  • Timo
  • Sale
  • Zucchero di canna
  • 2 cucchiai di aceto balsamico
Istruzioni
  1. La prima cosa da infornare, dati i tempi di cottura, sono i pomodorini. Dopo averli lavati tagliateli a metà e disponeteli su di una teglia foderata di carta forno con la buccia ricolta verso il basso.
  2. Conditeli con l'olio, il timo, l'aceto balsamico, lo zucchero di canna e poco sale e cuoceteli in forno preriscaldato a 130° per un'ora circa.
  3. Nel frattempo sciacquate bene le lenticchie, mettetele in una casseruola ricoprendole con tre dita d'acqua e cuocete per 20/30 minuti o comunque finchè non saranno tenere.
  4. Tagliate la cipolla a fettine e mettetela in una ciotolina, salatela leggermente e lasciatela riposare per qualche minuto.
  5. Scolate le lenticchie e mescolatele ancora calde con la cipolla.
  6. Conditele con l'olio, l'aglio, poco sale e pepe.
  7. Mescolate delicatamente con una spatola di silicone ed aspettate che raggiungano la temperatura ambiente prima di aggiungere il prezzemolo tritato grossolanamente.
  8. Servite aggiungendo il gorgonzola a piccoli pezzi ed i pomodorini confit con il loro liquido di cottura.
 

lenticchie di Castelluccio con pomodorini confit e gorgonzola

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chocolate beetroot cake

Nuovo mese nuova Re-cake. Aprile 2016. Re-cake #13 e anche questa volta non proprio light ma di certo, come sempre, estremamente golosa. Una torta molto particolare che col contenuto della barbabietola, ingrediente che io non amo molto, mi aveva fatto un po’ storcere il naso ma che si è rivelata una vera sorpresa. Non so proprio che cosa doni la barbabietola ma di certo non il gusto perchè in casa nessuno si è accorto della presenza dell’odiato vegetale. Forse la morbidezza perché la torta è straordinariamente umida ma tutto ciò che si sente in realtà è il cioccolato. La crema di burro è ricca e cremosa, la glassa lucida come in una torta di pasticceria. Per chi avesse difficoltà con la barbabietola mi verrebbe in mente di suggerire una purea di pera ma comunque consiglierei di provarla perchè è ottima e si presenta veramente molto bene. Bella figura assicurata ? La prossima volta, perché ci sarà di sicuro una prossima volta, lascerò tutto invariato ma metterò la glassa al cioccolato bianco. Secondo me ci sta d’incanto, sia come sapore che come effetto cromatico.

chocolate beetroot cake

chocolate beetroot cake

 

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Chocolate beetroot cake
 
Prep. time
Cook time
Total time
 
Burro e Malla:
Portata: Torte
Cucina: American
Porzioni: Two 20 cm cakes
Ingredienti
  • Per la torta:
  • 200 g di cioccolato fondente al 70%
  • 4 cucchiai di caffè espresso caldo
  • 200 g di burro a cubetti
  • 135 g di farina 00 (io di farro)
  • 1 cucchiaino di lievito chimico
  • 3 cucchiai di cacao
  • 5 uova (tuorli ed albumi separati)
  • 200 g di zucchero
  • 250 g di barbabietola cotta e ridotta in purea
  • Per la crema di burro al cioccolato:
  • 300 g di zucchero a velo
  • 150 g di burro ammorbidito
  • 100 ml. di panna fresca
  • 50 g di cacao
  • Per la glassa:
  • 200 g di cioccolato fondente al 70%
  • 200 ml di panna fresca
  • 4 cucchiai di sciroppo d'acero
Istruzioni
  1. Torta:
  2. Preriscaldate il forno a 180° e poi rivestite con carta forno la teglia che preferite. Io ad esempio ho usato uno stampo in silicone già a fette che non necessita di carta forno ma la ricetta prevedrebbe due teglie da 20.
  3. Sciogliete il cioccolato a bagnomaria o nel micro-onde a metà potenza, versatevi i 4 cucchiai di caffè ed il burro a temperatura ambiente e tagliato a dadini. Mescolate bene fino a quando il burro non sarà completamente sciolto ed eventualmente rimettetelo qualche secondo nel micro-onde.
  4. Fate raffreddare.
  5. Nel frattempo setacciate farina, lievito e cacao.
  6. Separate gli albumi dai tuorli e nella vasca della planetaria o in una ciotola montate gli albumi a neve, aggiungetevi lo zucchero e montate ancora un pochino.
  7. Mettete da parte e usando la stessa vasca, montate i tuorli fino a renderli chiari e spumosi. Uniteli insieme alla purea delle barbabietole e al cioccolato fuso amalgamando bene.
  8. Incorporate gli albumi mescolando con una spatola di silicone dal basso verso alto e delicatamente in modo da non smontare gli albumi e poi la farina setacciata con il lievito ed il cacao.
  9. Versate il composto nella tortiera prescelta e fate cuocere per circa 30 minuti o comunque fino a quando uno stuzzicadenti inserito nella torta non ne uscirà pulito.
  10. Togliete dal forno e fate raffreddare.
  11. Crema di burro:
  12. Montate lo zucchero con il burro a temperatura ambiente, aggiungetevi la panna mescolando finchè non sarà perfettamente amalgamata ma a bassa velocità ed infine il cacao.
  13. Coprite la parte superiore di una delle due torte con la crema al burro e coprite con l'altra torta. Io invece ho tagliato le fette a metà.
  14. Glassa:
  15. In un pentolino scaldate il cioccolato con la panna e lo sciroppo mescolando continuamente fino a che non assoderà e diventerà lucido.
  16. Versate sulla torta e servite
 

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Come dicevo sopra, con questa ricetta partecipo al Re-cake#13. Questa la pagina Facebook

recake2.0 _13

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