Pagnotta di grano antico Verna cotta in pentola

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pagnotta di grano antico verna cotta in pentolaQuesta volta lo stop sembrava volersi prolungarsi come mai successo prima. Ho cercato di capire quale potesse essere il motivo e sono giunta a due conclusioni: la prima è che sembra pesarmi sempre di più lo stress di riuscire a scattare foto all’altezza degli altri blog e questo mi toglie la voglia di pubblicare post. Pensandoci bene è un paradosso assurdo perché non è che non cucino più anzi, praticamente non faccio altro, ma quando si tratta di mettersi lì, dover liberare uno spazio dove fare le foto togliendo di mezzo tutto quello che c’è in giro (eh si, non sono propriamente quella che definireste una persona ordinata), studiare un set, scegliere i props (e oh, mai una volta che mi ricordassi dove ho messo ciò che mi serve in quel momento), provare e riprovare come metterli, tirare fuori telecomando, obbiettivi e macchina, montarla sul cavalletto, prendere le luci se ce n’è bisogno, diffusori, sfondi e poi scattare scattare scattare per ritrovarmi sempre insoddisfatta con poche foto decenti tra le tante scattate, beh, questo lo trovo veramente stancante. Avrei dovuto aprire il blog negli anni dove da un blog di cucina ci si aspettavano ricette e non scatti d’autore. Allora, considerando tutto quello che cucino, avrei potuto pubblicare tranquillamente anche 20 ricette la settimana.. La seconda conclusione in realtà non è una conclusione ma piuttosto un’assoluzione a me stessa: vorrà dire che quando non ho voglia di fotografare ma solo di cucinare, questo farò, senza sentirmi in colpa per divertirmi ancora così tanto nel cucinare e nel voler fare questo, principalmente. E dopo la debita spiegazione eccoci alla ricetta che finalmente riesco a trovare la forza di pubblicare e con cosa ripartire se non con un pane? Un pane rustico, croccante, pieno di sapore e profumato come può profumare solo il pane fatto con la farina buona. Poco alveolato per la scelta precisa di non tagliare la Verna per sentirne a pieno la ricchezza del sapore in tutte le sue sfumature, dà il suo meglio con burro e marmellata o un pò di olio buono (siamo toscani o no?) ma diventa un perfetto involucro per contenere formaggi o abbinamenti più ricercati. La farina utilizzata è appunto la farina Verna, uno straordinario grano antico toscano coltivato in Valdichiana, farina di tipo 2, macinata a pietra e con un basso contenuto di glutine. La ricetta non è complicata e la lievitazione è con una quantità irrisoria di lievito di birra e una lunga maturazione in frigo che permette di sviluppare note simili a quelle del lievito naturale. Una particolarità di questo impasto è che una parte della farina viene “rinvenuta” in acqua bollente e lasciata riposare prima di procedere all’impasto. Questo procedimento, detto gelatinizzazione a caldo è particolarmente indicato nei casi in cui si usino farine di grani antichi come la Verna o comunque farine con poco glutine per aiutare il lievito a compiere il suo lavoro; i vantaggi della gelatinizzazione non finiscono qui perché migliora la struttura di pane e mollica e  colora in modo spettacolare la crosta. Vi prenderà due ore di tempo passivo ma vale la pena attendere e si sa che con il pane la fretta non è mai la scelta giusta. E comunque chi ama fare le cose di fretta il pane non lo fa davvero perché il concetto della panificazione è proprio il contrario e cioè il riappropriarsi del tempo quindi il problema non si pone giusto? 😉 La pagnotta l’ho poi cotta nella pentola perché trovo che sia uno dei sistemi migliori per donare bellezza al pane ma ovviamente la scelta è vostra. Un’ottima alternativa è la cottura su refrattaria fatta preriscaldare in forno almeno per mezz’ora.

pagnotta di grano antico verna cotto in pentola

pagnotta di grano antico verna cotta in pentola

Pagnotta di grano antico Verna cotta in pentola

  Questa volta lo stop sembrava volersi prolungarsi come mai successo prima. Ho cercato di capire quale potesse essere il motivo e sono giunta a due conclusioni: la prima è… Veggie Pagnotta di grano antico Verna cotta in pentola European Print This
Nutrition facts: 200 calories 20 grams fat
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Ingredients

  • Impasto per la gelatinizzazione:
  • - 200 g di farina Verna macinata a pietra (io del Molino Parri)
  • - 400 g di acqua bollente
  • Impasto finale:
  • - impasto per la gelatinizzazione
  • - 550 g farina
  • - 110 g acqua fredda
  • - 3 cucchiai di miele
  • - 1 grammo di lievito disidratato
  • - 15 g sale

Instructions

  1. Impasto per la gelatinizzazione:
  2. Metti l'acqua in una ciotola che possa andare nel microonde e riscaldala.
  3. Unisci la farina all'acqua e mescola bene con una frusta.
  4. Copri la ciotola con pellicola trasparente e una volta fredda trasferisci in frigo per almeno due ore.
  5. Impasto finale:
  6. Unisci all'impasto per la gelatinizzazione il resto degli ingredienti aggiungendo l'acqua poco per volta e solo se ce n'è bisogno ed unendo il sale solo alla fine.
  7. Mescola appena. Non dovrai impastare ma solo ottenere un impasto che stia insieme ma ancora grezzo.
  8. Copri la ciotola con pellicola trasparente e fai riposare.
  9. Dopo un quarto d'ora tira fuori l'impasto, rovescialo sulla spianatoia infarinata, dagli una forma rettangolare e chiudilo a libro, quindi ruota di 90° e ripeti la chiusura a libro.
  10. Rimetti nella ciotola con la parte della chiusura rivolta verso il basso e ricopri con pellicola.
  11. Ripeti le pieghe ogni dieci minuti per 5 volte
  12. Riponi in frigo sul ripiano più basso per una notte.
  13. Al mattino tira fuori l'impasto e riportalo a temperatura ambiente dandogli la forma finale.
  14. Prepara della carta forno e mettici sopra la pagnotta.
  15. Spolverizza bene di farina la pagnotta, copri con pellicola trasparente e fai lievitare ancora da 2 a 3 ore.
  16. Nel frattempo metti una pentola di ghisa tipo Dutch oven oppure di ceramica con il suo coperchio sulla griglia del forno e preriscalda alla massima temperatura almeno per mezz'ora.
  17. Quando la pagnotta sarà lievitata, tira fuori con molta attenzione la pentola dal forno, togli il coperchio ed infilaci la pagnotta sulla carta forno.
  18. Copri e metti nuovamente in forno.
  19. Cuoci per circa 30 minuti
  20. Termina la cottura senza coperchio.
  21. Fai freddare su di una griglia prima di consumare anche se il pane caldo con l'olio è una delle cose più buone del mondo 😉

pagnotta di grano antico verna

Altri pani su Burro e Malla:

https://burroemalla.it/2018/11/cazzottini-alle-noci-e-sciroppo-dacero.html

https://burroemalla.it/2018/06/pane-arrotolato-al-rosmarino-e-pomodorini-pachino-secchi.html

https://burroemalla.it/2017/05/il-pain-rustique-di-hamelman.html

https://burroemalla.it/2017/04/pane-nero-piemontese-noci-fichi-secchi.html

https://burroemalla.it/2015/12/bread-5-minutes-a-day.html

Ed altri ancora potete trovarli sotto la voce Lievitati in Ricette

 

Questa pagnotta ovviamente la porto subito dalla mia Sandrina per le sue ricette itineranti orfane di Panissimo

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14 comments

tizi 11 Aprile 2019 - 12:16

beh, che io adoro le tue foto ormai lo sai… e anche che approvo al 100% la filosofia #nostress 😉
riguardo a questo pane, lo trovo favoloso! è la dimostrazione di come con pochi ingredienti di qualità e tanta cura si possano sfornare meraviglie! quando ho letto ‘cotto in pentola’ ho pensato di provarlo subito approfittando del fatto che il mio forno si è rotto e il nuovo arriverà solo tra qualche giorno… ma poi mi son resa conto di non avere la pentola adatta, mannaggia! in ogni caso mi salvo la ricetta per il futuro. una pagnotta così con un velo di confettura home made sarebbe davvero la colazione perfetta per questi giorni di primavera in cui ci si vuole alleggerire ma al tempo stesso coccolare con il buon cibo!
un abbraccio cara, a presto 🙂

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burroemalla 11 Aprile 2019 - 17:28

No stress tutta la vita allora, anche perché farmi alzare ulteriormente la pressione per il blog non mi sembra proprio da furbi 😊 Oh mamma, senza forno? Sono stata senza forno per 6 giorni soli ma credevo di morire.. comunque anche se tu avessi avuto la pentola adatta l’avresti comunque dovuta mettere in forno quindi mi sa che devi proprio aspettare amica mia 😉

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Tiz 12 Aprile 2019 - 7:27

Ciao Gaia, la foto è splendida, come sempre e buca lo schermo. Te lo dico fin dagli albori, quando ancora non avevo una macchina fotografica e rimanevo incollata al video guardando le tue. Ti ricordi? Come fai a dire queste cose sulle tue foto, io le trovo sempre meravigliose. Dopotutto anch’io non uso mai props, etc. Scatto al volo, a volte senza cavalletto, non studio mai una scenografia… mamma mia, sono di un’altra epoca!

Questo pane è bellissimo e io devo assolutamente usare la farina verna e decidermi a cuocere in pentola. Sai che non ho ancora provato?
La pagnotta ha un colore così caldo ed invitante. Dai, torna a pubblicare tutto quello che cucini! Io ti aspetto sempre.
Buon fine settimana e grazie per le dolcissime parole che mi hai lasciato.

Tiziana

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burroemalla 12 Aprile 2019 - 8:01

Tutto quello che ti ho scritto lo penso quindi non c’e’ ragione di ringraziarmi. Mi dispiace solo non avere abbastanza tempo per seguire i blog che secondo me valgono davvero e il tuo è uno di quelli dove c’è sempre qualcosa di imparare (e qualche kg da prendere 😂 ma ne vale sempre la pena 😉)
Riguardo alle foto anch’io come te sono di un’altra epoca per quello che riguarda curare le foto come per una rivista ma se ripenso ai blog che ho amato di più negli anni passati, alcuni a volte erano addirittura senza foto. Altri tempi appunto ma pensa la leggerezza di poter curare solo la ricetta e fregarsene degli asa 😊.
Buona giornata e grazie per tutto quello che condividi 😊❤️

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sandra 15 Aprile 2019 - 14:06

1 – quant’è che non ti dico che sei tutta grulla? perchè il non aver voglia di fare le fotografie non vuol dire non saperle fare
2 – il pane è una meraviglia, come sempre, grazie, l’ho aggiunto alla raccolta
3 – ti voglio bene, anche questo era troppo che non te lo dicevo
4 – bisogna vedersi perchè ti sento che hai bisogno che ti faccia una capatanta per rimpinguarti un po’ di ottimismo e di amor proprio che così non va eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!
5 – a me le tue foto sono sempre piaciute, e lo sai che non dico le bugie.
6 – non mi fare arrabbiare, niente mosciamenti ma cucinamenti e i post li fai uguale con le foto fatte con il cellulare, e questo è un ORDINE! :O))

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burroemalla 15 Aprile 2019 - 15:39

Mi fai sempre morire dal ridere 😂😂😂 Comunque ti rispondo in punti come hai fatto
1 – Effettivamente era un po’ che non mi chiamavi grulla e poi non aver voglia di fare le foto non vuol dire necessariamente che le foto non si sanno fare ma è pur vero che se non si sanno fare certo non ci viene voglia 😉
2 – grazie di aver messo il mio pane in compagnia di tutte le altre meraviglie orfane di Panissimo
3 – anch’io ti voglio troppo bene bimba mia ❤️
4 – ci dobbiamo assolutamente vedere anche se fosse solo per un caffè
5 – so che le bugie non le dici ma forse il bene ti offusca un pochino gli occhi 😉
6 – cucinare cucino anche troppo ma col cellulare non ho il coraggio di pubblicare..
Te piuttosto ti stai dando da fare un monte. Brava che così noi godiamo tutti delle tue ricette e anche delle tue splendide foto.
Un abbraccione mimma, un bacio alla Gine e a presto, 😊😘❤️

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Sandra 15 Aprile 2019 - 16:38

No via, vediamoci subito!!!! Dopo Pasqua, piglio l’Elisabetta e si viene da te!!!!

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burroemalla 14 Maggio 2019 - 12:06

Ci credo quando vi vedo 😂

Reply
Emmettì 23 Maggio 2019 - 18:38

Ahahahahahhahaahahh ma che meraviglia questi botta e risposta fra te e la Tizi e te e la Sandra!!!!!!
Io mi unisco all’una e all’altra perché penso esattamente le cose che ti hanno già detto loro!
Se tu potessi anche solo una volta passare dall’altra parte dello schermo, leggere questi contenuti e guardare le foto, scopriresti una bellissima sensazione! La stessa che provo io ogni volta che vengo a trovarti qui!
Quando ci vediamo anche noi, manco te lo dico… Sono proprio una somara da questo punto di vista!!! :-/
E di questo pane cosa vogliamo dire? Mi sembra di sentirne il profumo e di toccarlo con mano!
Grazie tesorina!!!! ♥

Reply
burroemalla 31 Maggio 2019 - 15:39

Oramai ci vengo così poco qua sopra che non avevo nemmeno visto il commento 😬 e comunque voglio commentare quello che mi hai scritto sul fatto che non ci vediamo mai. Effettivamente dovremmo fare qualche tentativo in più per incontrarci altrimenti ci perdiamo troppo delle rispettive vite. Perché non mettiamo un appuntamento fisso, una volta all’anno, tipo la visita annuale dal dentista che sai che non puoi rimandare? Così avremmo tutto l’anno per riorganizzarci la vita intorno, a quel giorno, e forse diventerebbe una cosa ricorrente e da non mettere nemmeno in dubbio. Che ne dici tesorina? Se po’fa’? ❤️

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Emmettì 1 Giugno 2019 - 19:19

Hai perfettamente ragione!!!!!!!!!!!!!!!! Ci dobbiamo impegnare m’pochetto de’ più! :-DDDDDD
E se deve essere come l’appuntamento annuale dal dentista, che lo sia! Quindi s’ che sepoffà, anzi se deve fa’! :-DDDD
Ma direi almeno in pimavera e in autunno così da recuperare un po’ di tempo perso! Ci stai?
Sono felice. Sono felice di averti sentita e se avessi letto questo commento prima, ti avrei proposto già un paio di date!!!! Ahahahhahaahahahahhahaahha!
Dai, quando torni dal tuo viaggetto, ci si mette d’accodo!
Un abbraccio anche da qui! ♥

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burroemalla 11 Giugno 2019 - 15:51

Guarda che io ti prendo sulla parola come se tu avessi appena firmato un contratto bimba sai? Due volte all’anno mi può bastare tanto per iniziare e poi vedremo. Quindi ora che hai sottoscritto cominciamo a pensare alla data. Io intanto parto 😊 e mi godo New York ma quando torno non sarò disperata come sono di solito alla fine di un viaggio perché so che mi aspetta la mia amica da riabbracciare ❤️❤️❤️

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ipasticciditerry 4 Febbraio 2020 - 8:46

Seguendo questo tuo ragionamento (che non so perchè mi ero persa!) io avrei dovuto già chiudere il blog da un pezzo! Ma che cavolo dici? Fai delle foto bellissime. Io me ne frego altamente di come disporre le cose, le luci e compagnia bella. Amo cucinare, amo scrivere sul mio blog, lo trovo una forma di antistress fanstastico, economico e godurioso … Le mie foto fanno assolutamente schifo, salvo rarissime eccezioni. A volte fotografo con il cellulare. La fotografia non è di certo una mia passione, anzi! Ho perfino fatto un corso di fotografia, comprato una macchina fotografica decente (usata) ma non ho la passione, non mi piace fotografare e lo faccio contro voglia (e credo si veda ahahah) ma non importa. Il blog è la mia salvezza da una depressione, da un esaurimento nervoso. Ci scrivo con amore e fa niente se le foto fanno schifo, pazienza. Questo non è assolutamente il tuo caso; le tue foto sono belle BELLE BELLE. Te lo devo scrivere ancora? Le tue foto sono belle!

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burroemalla 8 Febbraio 2020 - 18:32

Ma che vai dicendo Terry.. prima di tutto le tue foto non hanno niente che non va e anzi, grazie a Dio che non ti perdi troppo dietro a questo perché così riesci a regalarci più ricette, cosa che non potresti fare se ci mettessi 5 giorni a scattare le foto. Vero anche che la cosa più importante è la passione per la cucina e non dovrebbe esserci richiesto anche di fare le veci del fotografo ma vedi bene che ormai i blog sono tutti così, anzi, molti danno più risalto alle foto che alle ricette. Come sempre però siamo più rigidi e critici con noi stessi ed io sento molto lo stress proprio perché a volte le foto mi vengono anche decenti e quindi cosa mi fa davvero imbestialire è questa mancanza di costanza, nonostante i corsi e tutto il tempo che ci perdo, a scapito delle ricette che invece potrei postare più frequentemente. Prima o poi me ne farò una ragione Terry mia ma grazie comunque per l’incoraggiamento amica mia ❤️❤️❤️

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