Anno nuovo sfide nuove ed ecco il Re-cake di Gennaio: il/la challah. Nemmeno a farlo apposta, perché questo pane non solo lo conosco ma mi riporta alla mente ricordi molto lontani. Durante il mio primo periodo a Londra, quando studiavo, avevo una stanza in affitto da una famiglia che abitava in una bellissima brick mansion in Edgware Road, proprio dove c’è stato uno degli attentati del 7 luglio 2005. L’accordo con la famiglia prevedeva l’uso della camera da letto, del bagno e della sala in comune con gli altri abitanti ed inoltre la colazione e la cena. Alla signora però evidentemente non stavo molto simpatica e quindi la mia colazione consisteva in uno yogurt regolarmente scaduto, mentre la cena prevedeva sempre bastoncini e pisellini lessati. Naturalmente con quel menù non sarei sopravvissuta a lungo e del resto nel mio contratto non era previsto l’uso della cucina, quindi a pranzo dovevo incamerare più calorie possibili e dovevo farlo senza la possibilità di riscaldare gli alimenti. Proprio vicino a casa c’era un bellissimo Safeway e là, ferma davanti al reparto Bakery, vidi per la prima volta questa stupenda treccia giallo oro cosparsa di semini neri. Spiccava distintamente in mezzo agli altri pani di forme e colori ben più modesti ed il sapore, una volta assaggiata, si rivelò una vera sorpresa. Profumata, sofficissima, leggermente zuccherata, scoprii che si sposava magnificamente con il salmone e così quello diventò uno dei miei pasti preferiti: challah, formaggio fresco e salmone affumicato. Poi tutto cambiò grazie alla mia amica Mahvash. Lei, giovane come me ma con una storia drammatica alle spalle, scappata dall’Iran di Khomeini e in attesa del visto inglese come rifugiata politica che poi non è mai arrivato, aveva una saggezza insolita che spesso mi aiutava nei momenti difficili. Parlando con lei della mia situazione in famiglia, mi raccontò di una sua esperienza simile alla mia che però era riuscita a risolvere grazie alla sua determinazione di essere comunque e sempre gentile. La sua teoria partiva dal presupposto che per quanto una persona possa trovarti antipatica oppure essere maldisposta verso di te, non potrà resistere all’infinito alla tua gentilezza. Se ad ogni sua cattiveria risponderai con un gesto gentile, prima o poi la persona metterà in dubbio le proprie convinzioni e capitolerà, ed il bello è che nel frattempo tu, a forza di essere gentile, non lo sentirai più come una tattica ma a tua volta diventerai ben disposta verso chi ti era insopportabile. E funziona, davvero! La mia landlady ci mise un po’ ma alla fine non riuscì a resistere ed io e lei diventammo ottime amiche, tanto che a volte, quando tornavo la sera, mi faceva trovare la pasta come portata principale e mi procurò anche il biglietto del Live Aid, il mitico concerto contro l’Apartheid del 1985 che sarebbe stato altrimenti introvabile. Il challah ha quindi nel mio cuore un posto speciale e questa ricetta lo rispecchia quasi alla perfezione. Ho voluto però variarlo aggiungendo i fichi, le nocciole ed il pecorino e devo dire che la combinazione funziona. Non ho voluto accentuare il contrasto spennellando con il miele e sono andata sull’olio ma ripensandoci il miele non ci sarebbe stato per niente male. La prossima volta..
- 500 g di farina Floriddia di grani antichi
- 10 g di sale
- 50 g di zucchero di canna integrale
- 5 g di lievito secco attivo
- 1 uovo grande
- 40 g di olio di mais
- 50 g di miele
- 60 ml di acqua a temperatura ambiente
- Una ventina di nocciole tagliate grossolanamente
- 6 fichi secchi
- 2 etti di pecorino delle colline pisane (poco stagionato)
- Nella ciotola della planetaria inserite la farina setacciata, il sale ed il lievito secco e mescolate brevemente.
- Aggiungete lo zucchero, l'uovo, l'olio e il miele ed incominciare ad impastare usando la spatola K a bassa velocità.
- Aggiungete l'acqua poco per volta e quando l'impasto vi sembrerà sufficientemente idratato, sostituite la K con il gancio e impastate per 10 minuti circa cominciando a vel. minima e poi aumentando leggermente mano a mano che l'impasto si compatta.
- Ungete una ciotola con poco olio, formate con l'impasto una palla e mettetevela coprendo poi con pellicola.
- Fate riposare fino al raddoppio (a me 2 ore e mezza perché avevo messo meno lievito)
- Dividete l'impasto in due e stendere ogni parte fino ad ottenere lo spessore di ½ cm circa
- Con un coppapasta ricavate tanti cerchi di 5 cm come diametro.
- Rivestite una teglia da 24 dm con carta forno ed imburratene i lati.
- Tagliate grossolanamente le nocciole, a dadini il pecorino e a pezzettini i fichi e mescolate tutto insieme.
- Per ottenere le rose mettete quattro cerchi in fila sovrapponendoli leggermente
- Disponete il ripieno all'interno dei cerchi e pressate leggermente
- Arrotolate la catena di cerchi ottenendo una specie di rotolo
- Tagliatelo a metà utilizzando un coltello molto affilato quindi posizionateli con la parte piatta a contatto con la teglia e aprite i petali perché la parte a vista assomigli il più possibile ad una rosa.
- Ripetete con la seconda metà dell'impasto.
- Coprite e fate lievitare per un'altra oretta ma nel frattempo riscaldate il forno a 180°
- Cuocete per 20/25 minuti. Deve assumere una colorazione dorata.
- Tirate fuori dal forno e spennellate di olio extra vergine d'oliva.
- Fate raffreddare una decina di minuti e poi mettete a freddare su di una griglia.
Qua il video di Pepper’s matter che spiega alla perfezione il sistema per creare le roselline
English version
Ingredients:
500 g good flour
10 g salt
50 g brown sugar
5 g dry yeast
1 egg
40 g vegetable oil
50 g honey
60 g lukewarm water
20 hazelnuts
6 dry figs
200 g pecorino cheese
In the bowl of your standing mixer combine the flour, sifted, the salt and dry yeast. Add sugar, egg, oil and honey and start mixing at low speed with the K beater. Add the water and, when the dough will be enough hydrated, change the K beater with the hook and knead for about 10 minutes, starting with low speed then passing to medium. Oil a bowl and let the dough stand, covered with plastic wrap, until it doubles (2 and half hours). Divide it in two, then roll one piece till it will be about 1/2 cm and cut it in circles using a ring mold of 5 cm. Cut roughly hazelnuts, figs and pecorino cheese, mix together and set aside. To make roses, line four circles overlaying a bit one to another (follow the video instruction will make you understanding easier) then sprinkle with figs/hazelnuts/pecorino mixture and roll to form a cylinder that you will cut in two using a very sharp knife. Repeat with the second half of the dough. Cover a baking pan of diameter 24 with parchment paper and grease the sides, then lay the roses one beside the other with the flat side on the pan and leave it to raise for an hour. In the meantime preheat the oven at 180° and when the roses will be ready, cook the challah for 20/25 minutes. As soon as you take it out of the oven, remove from the pan and brush with extra virgin oil and let it cool on a rack.
Here the video of Pepper’s matter with the way to do the roses
Il challah rappresenta la ricetta scelta da Re-cake per la sfida #10
e ne porto una rosellina anche alla Sandra di Sono io Sandra e la Barbara di Bread and companatico per la loro raccolta Panissimo #37
23 comments
Che meraviglia la tua versione di challah! Con il formaggio e la frutta secca deve essere super golosa! Complimenti 🙂
Grazie Tiziana. Vero: super golosa e col gorgonzola sopra, anche supercalorica ma che ci si può fare? Il blog serve anche questo no? ?
Un abbraccio ❤️
oddddddio quei riccioli di pasta!!! quelle nocciuuuuuole, quella morbidezza!
grazie tesoro, sei veramente bravissima….. a venire da te si ingrassa solo a guardare! ha ha ha!
Il problema è che questo effetto lo faccio primariamente su me stessa.. Quand’è che ci si riabbraccia io e te tesorina? ❤️ Sentirai che morbido ?
Bellissima, e che meraviglia di foto!
Beh, non parlarmi proprio tu di foto Lisa. Sei straordinaria ?
Guarda dire che perfetto non so se rende l’idea perché io ci vedo davvero il sentimento è quando le cose sono fatte con un cuore speciale,passione pura…il risultato si vede e si distingue.Bellissimo il tuo racconto deve aver avuto il suo fascino questo momento della tua vita in Inghilterra mi sembra di vedere la brik mansion in Edgware road e la bakery poco vicino casa…
Io il cuore nei lievitati ce lo metto davvero tutto perché sono la cosa che in assoluto amo di più anche se non sempre magari i risultati sono perfetti ma ultimamente anche la pasticceria si sta facendo pian piano spazio. Pensare che la mia passione erano i primi piatti e che sul blog ce ne saranno forse 2 ?
Un bacione grande Ketty ❤️
Gioia mia, ti avevo scritto un post bellissimo sulla bellezza della tua challah e sulla tua cattiveria per avermela fatta vedere proprio quando sto provando a rientrare nei pantaloni… Ti è arrivato? No? Boh. in ogni caso la cosa fondamentale era che dicevo che sei uno spettacolo di donna! Un bascione amica mia!
Nessun messaggio Patty ? ne dentro ne fuori dai pantaloni ma spettacolo di donna detto da te, che uno spettacolo di donna lo sei veramente è davvero un complimento da segnarselo sul diario ❤️❤️❤️
Punto 1: adoro i tuoi racconti, conoscerti attraverso il tuo passato e i tuoi viaggi! Hai un bel modo di scrivere e di mettere in fila i ricordi ^^
Punto 2: ma quanto è bella la tua Challah, mi piacciono molto i sapori che hai abbinato, e anche se sono allergica alle nocciole credo che proverò un abbinamento simile, assolutamente spennellato con il miele e magari anche del gorgonzola!
Buona serata dolce Silvia, baci baci
Il gorgonzola per questa challah è un must Chiara. Hai proprio avuto la mia stessa idea.. Vero, tu niente nocciole, ma l’impasto è così buono che non credo ne sentirai troppo la mancanza. Piuttosto sai che hai ragione sul miele? Ho fatto male a non osare. Ora mi rendo conto che sarebbe stata proprio la sua morte ?
Un abbraccio forte forte e buono studio ❤️
Saggia strategia e a quanto pare molto fruttuosa 🙂 Golosissimo pane, prima del re-cake ne ignoravo l’esistenza ma la vostra bravura me la sta facendo apprezzare 🙂 Le tue varianti sono eccezionali ed originali come solo tu sai fare, complimenti!
Chissà se ti ci metti tu, con la tua bravura, che Challah che prepari Consu ?
Ti è venuto che è una meraviglia, complimenti, una versione fantastica, molto golosa ! Claudia
Grazie. Era molto buona spalmata di gorgonzola ?
Fichi nocciole e pecorino è una rivisitazione veramente originale e saporitissima. Spero di trovare il tempo di rifarla dopo aver preparato la mia. Anzi se mi rimarrà impasto la farò in contemporanea.
Mi ha colpito molto anche il racconto che introduce questa meraviglia. Il potere dell’essere gentili può far intenerire anche le persone più mal disposte, senza motivo, nei nostri confronti. Che poi io dico come si fa a non sopportarti!
Avrei voluto avere l’occasione anch’io di conoscere una persona come la tua amica iraniana, credo sia una di quelle persone che lasciano un bellissimo segno nelle vite di chi incrociano.
Un abbraccio
Eppure lei non mi sopportava proprio ma probabilmente avevo delle colpe anch’io ma questo l’ho capito invecchiando. Mahvash ha veramente fatto la differenza nella mia vita. Spesso ho pensato che sarebbe bello parlarle del blog ma poi temo sempre che non gradirebbe i riferimenti alla sua sfera personale e così lascio perdere. Chissà.. Ora vado a vedere la tua, di Challah. Mi ha detto un uccellino che è pronta e che è venuta moooooooooolto bella ?❤️
Ti leggo spesso in silenzio, ma questa volta non potevo starmene buona buona in un angolo perché quanto hai descritto è bellissimo ed è vero che con la gentilezza si ottiene tutto; la cortesia spiazza in una società in cui oramai ci stiamo abituando all’arroganza, alla prepotenza e all’egocentrismo al di sopra di tutto e la tua esperienza ne è la dimostrazione.
E dopo una sana invidia per l’opportunità che hai avuto di studiare all’estero, a me sempre negata, un sincero complimento per questa ricetta ci sta tutto… la sto vedendo da giorni su tutti i blog (sono nel gruppo del re-cake da tempo ma non mi ci sono mai cimentata) e la tentazione di provarci è forte!
Un caro saluto 🙂
Guarda Tatiana, non so veramente come ringraziarti per le parole che mi hai scritto. E’ vero, la gentilezza non va più di moda ma ha un modo di aprirsi le porte del cuore delle persone che ricompensa sempre ed è questa la cosa bella. Ad essere gentili non si arricchiscono gli altri, arricchiamo noi stessi.
Grazie di ❤️
Anche stavolta mi trovo dentro ‘sto rettangolino bianco a cercar di scrivere qualcosa…
Perché non è facile sai?
Il racconto che lasci scritto qui mi emoziona nuovamente tantissimo pur avendolo già letto in una delle prime mail che ci scambiammo prima di abbracciarci!!
Sei bella Silvia!
Il tuo cuore è bello!!
Ed ogni volta che condividi con noi uno stralcio della tua vita, io lo considero un grande regalo che ci fai!
Proprio come questo pensiero della tua amica iraniana sulla gentilezza…
Se solo avessimo tutti il buon senso di metterlo in pratica…
Vivremmo in un mondo meraviglioso no??? :-)))))
E questo challah?
Che je volemo di’???
Che è perfetto??
Che di tanti che ne ho visti in giro (proprio come successe per i tuoi cruffin) questo li supera tutti??? (non me ne vogliano gli/le altri/e blogger eh??)
Saranno le foto che scatti.
Sarà che tu con i lievitati hai un feeling pazzesco.
Sarà quel che sarà ma questa realizzazione, per me, fila dritta dritta in cima alla classifica del Re-cake di questo mese!!! :-))))))))
E non provare a dirmi che scrivo queste cose perché ti voglio bene eh??? (cioè sì, intendiamoci, di bene te ne voglio e pure tantissimo) :-DDDD
Guarda solo come sei riuscita a mettere in fila quelle roselline che sembrano tenersi tutte per mano a creare un cerchio perfetto!
Ecco, ora vorrei esser lì e stringere le tue di mani.
Per dirti grazie.
Perché attraverso queste tue pagine riempi di bellezza anche il cuore di chi ti legge! ♥
Un bacio grandissimo! :-***********
Credimi tesoro che non è nemmeno facile rispondere ad un commento così bello ? Sai quante volte mi pongo il problema se scrivere di me o no perché se solo penso che qualcuno possa leggere le mie cose mi prende male ma poi ricordo a me stessa che il blog è un diario per Edoardo e allora faccio finta che legga solo lui e non penso al giudizio degli altri. Se seguissi il mio istinto scriverei solo la ricetta sai? Questa volta sono abbastanza soddisfatta anch’io perché mi sembra che il challah sia venuto abbastanza bene anche se ribadisco che tu leggi i miei post con gli occhi socchiusi oppure senza occhiali ? Devo dirti però che le tue parole mi danno carica, mi incoraggiano e mi fanno tanto, tanto piacere tesoro e ingrazio sempre il cielo o chi per lui per averti conosciuta ❤️❤️❤️
Ho la pelle d’oca..
Bravissima! Grazie per aver giocato con noi 🙂