La torta di riso Carrarina è una vera e propria istituzione in Versilia. Si trova spesso nei negozi di alimentari (è così che l’ho scoperta), venduta dentro a semplici contenitori rettangolari di alluminio usa e getta, ma il modo un po’ “plebeo” di presentarla non altera in alcun modo la bontà di questo dolce della tradizione che è fatto con pochi ingredienti ma che è straordinario proprio per la sua semplicità. Dimenticatevi le solite torte di riso un po’ asciutte, questa qua è una torta umida, fresca, gocciolante stille di zucchero ambrato, una specie di creme caramel sopra uno strato di caramello e riso, insomma una vera libidine. Ovviamente, come sempre succede in Italia, esistono innumerevoli variazioni sul tema, il rosolio al posto della sambuca, oppure addirittura lo sciroppo di menta, ma a me è saltata subito all’occhio questa versione qui, di Daniela, che mi è sembrata esattamente quella che mi aveva così colpita al primo assaggio e non mi sbagliavo.
In un tegamino di acciaio sopra a fuoco basso, sciogliete lo zucchero con 3 cucchiai di acqua usando un mestolo di legno, fino a che non si sarà completamente sciolto. Smettete di girare ed aspettate che diventi di un bel colore ambrato, quindi togliete immediatamente dal fuoco e versate in una teglia di alluminio usa e getta di da 6 porzioni, in pratica quella rettangolare più grandina. Mettete da parte a freddare, quindi imburrate leggermente il caramello ormai duro.
English version
In a pan of stainless steel dissolve the sugar slowly, stirring with a wooden spoon over a low heat. When there will be no sugar granules left, stop stirring and boil until the sugar will turn a dark copper color. Remove immediately from the heat and quickly pour into a 30 cm tin. Set aside to cool and become hard, then butter it lightly.
Con questa ricetta partecipo al contest delle straordinarie Bloggalline, “La cucina Italiana nel mondo verso l’Expo 015” organizzato dalle Bloggalline in collaborazione con INformaCIBO
4 comments
E' una ghiottoneria della quale non ocnoscevo l'esistenza, l'hai spiegata benissimo e la sua preparazione agisce sulle papille gustative, come una musica dolce… Grazie per averci dedicato una ricetta tanto particolare della tradizione italiana. In bocca al lupo! A presto Monica
hai reso un omaggio bellissimo a questo dolce della tradizione versiliese..complimenti sinceri, già solo a vedere le foto viene l'acquolina ^_^
…solo a guardare le foto mi sta venendo fame!!! Che bella la tua torta!!!
Un abbraccio
STUPENDA!!! da leccarsi i baffi…..