Barrette fai da te

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Cado nel retorico e lo so bene affermando che avere un figlio è un’esperienza che ti cambia la vita. Ti cambia i ritmi, ti cambia i valori, ti cambia fisicamente, sfuma l’importanza della maggior parte delle cose che prima erano importanti e amplifica invece tutte quelle piccole, i gesti, i suoni, i respiri. Improvvisamente non ci sei più tu, al centro del mondo, con le tue esigenze e le tue voglie. Basta con la straordinaria libertà mentale che ti trasmetteva un viaggio dove avevi prenotato solo il volo e quando arrivavi ti guardavi un po’ intorno ed andavi dove ti portava l’istinto. Sul web  passi improvvisamente dal cercare “splendida natura incontaminata ancora sconosciuta al turista medio, difficile da raggiungere, servizi minimi, niente elettricità” a “spiaggia a 100 mt. attrezzata con piccolo parco giochi e spettacoli pomeridiani con animazione curata dal famoso mago Pallonio con distribuzione bomboloni caldi all’ora della merendina”.
Un’altra cosa però cambia, insieme a tutte queste, che non è meno spiazzante delle altre: l’alimentazione della famiglia. Io sono una che non ha mai badato eccessivamente a quello che si infilava in bocca. Al di là del fatto che non mangio carne da quando ero una quattordicenne, ho passato anni (soprattutto quelli vissuti a Londra) saltando la colazione, mangiando quello che trovavo nel frigo solo quando mi ricordavo e senza nemmeno riscaldarlo, bevendo un litro d’acqua alla settimana e buttando giù nel momento della fame qualche barretta di cioccolato Cadbury presa dai distributori automatici in metropolitana.
La nascita di mio figlio mi ha profondamente cambiata, sensibilizzandomi su tutto quello che riguarda l’alimentazione e quindi ho incominciato ad informarmi, a leggere e quando si è scoperto, da subito, che mio figlio era un soggetto allergico, mi sono data ancora più da fare, avvicinandomi al biologico e alla filiera corta. Ho cercato di preparare da sola tutto quello che potevo, infatti mio figlio non ha mai assaggiato un omogeneizzato industriale. I succhi, le merendine, la focaccia, i biscotti, ho sempre cercato nel possibile di prepararglieli io, facilitata dal fatto  che lavoro a casa, col computer e per questo mi considero molto fortunata. Crescendo poi mio figlio ha attraversato la fase che io chiamo “desiderio di spalmarsi” nella quale mi chiedeva perché non poteva portare a scuola anche lui, come tutti gli altri, una “colazione normale”, una Fiesta magari o almeno un Flauto, ma quando li ha assaggiati c’è stato un rapido dietrofront e è tornato a mangiare i suoi muffin e le sue focacce ben contento. 

 

 

 

Ora sta attraversando un periodo nel quale, per esigenze di tempo e anche perché prima di andare in piscina non può mangiare cose troppo pesanti, mi ruba le barrette della Kellogs che io mangio non certo perché mi piacciono. Come sempre, se so che una cosa la deve mangiare lui, la vedo con occhio diverso, col cosiddetto occhio clinico della mamma, e mi sono improvvisamente resa conto di quanto queste barrette siano di plastica, come imbalsamate.. Mi sono messa allora a spulciare in rete ed ho scoperto, soprattutto su siti americani, una quantità incredibile di ricette di barrette di ogni tipo e così oggi ho deciso di sperimentarne una.  Beh, al di la del fatto che quelle in vendita vengono pubblicizzate come sane e piene di ingredienti naturali, se vi andate a spulciare gli ingredienti vedrete che sono piene zeppe di zuccheri oltre che aromi, olii vegetali, acidi, antiossidanti ed altre schifezze varie. Queste home made invece sono un concentrato di alimenti super energetici: frutta secca, semi di lino e di girasole, fichi, sciroppo di agave al posto dello zucchero raffinato e rappresentano quindi un’ottima alternativa allo snack con il vantaggio di mangiare qualcosa che oltre ad avere un sapore eccezionale, dà grande energia e fa anche bene. E soprattutto potete personalizzarle a piacere, aggiungendo gocce di cioccolato, noccioline, albicocche disidratate, la scelta è praticamente infinita.
Mi pare che le motivazioni per mettervi subito a prepararle siano sufficienti, o no? 
 
p.s. Ora che ho assaggiato queste, le barrette Kellogs non le mangio più neanche io!
Peccato che oltre al sapore queste barrette non abbiano nemmeno le stesse calorie, di quelle Kellogs. Beh.. non si può certo avere tutto, nella vita! 

 

 

Ingredienti:
150 g di anacardi
150 g di mandorle
2 cucchiai farina di cocco (ho frullato il cocco grattugiato)
150 semi misti (io ho messo semi di sesamo, zucca, lino e girasole)
6 fichi secchi (la ricetta prevedeva i datteri)
Mezzo cucchiaino di sale marino
170 g sciroppo di agave
50 g di gocce di cioccolato (io non le avevo e non le ho messe)
150 g di mix di mirtilli e lamponi disidratati
                                                                                                                                                  Procedimento:
Preriscaldate il forno a 160°
In un frullatore macinate gli anacardi, le mandorle, ed i semi. Aggiungete i fichi e mescolate ad intermittenza per lasciare i fichi un po grossini.
Mettete il composto in una ciotola dove aggiungerete anche gli altri ingredienti.
Mescolate bene con le mani perché è molto più divertente leccarsi le mani che leccare un mestolo di legno quindi stendete l’impasto in uno strato di circa due cm. di altezza su di una teglia foderata di carta forno e cuocete per 20 minuti.
Tagliate a forma di barretta e conservate in una scatola di latta.
 
 

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4 comments

sandra pilacchi 24 Febbraio 2014 - 12:05

non credo che con queste barrette la scatola di latta se le custodirebbe per tanto tempo a casa mia…
un figlio ti cambia la vita? naaaaaaaaaaaaaa
baci grossi
Sandra

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burroemalla 25 Febbraio 2014 - 20:31

Nemmeno a casa mia infatti sono già finite tutte..

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Silvia 27 Febbraio 2014 - 11:50

Queste le devo fare a mia figlia!!!

Belle anche le foto, invitano proprio ad addentarle!

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burroemalla 28 Febbraio 2014 - 6:54

Guarda, erano veramente buone e poi senza sorprese di ingredienti strani come invece quelle comprate..

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