Dunque: perchè in un periodo dell’anno in cui la gente normale evita addirittura di accendere i fornelli io vengo fuori con la ricetta di un pane arrotolato al rosmarino e pomodorini pachino secchi? Prima di tutto perchè in questo ultimo periodo sto soffrendo un calo generale del desiderio di cucinare che è inversamente proporzionale alla voglia di panificare che invece mi consuma. E non importa che nella mia cucina ci siano già 30° senza considerare il forno o l’abbattitore accesi e non importa nemmeno che lo spauracchio della prova costume si avvicini inesorabile. Oltre a questo motivo c’è anche il fatto che panificare è incredibilmente confortante e dato che in questo periodo sono parecchio malinconica e bisognosa di un conforto che intorno non trovo, mi butto sul pane (purtroppo in tutti i sensi). L’adolescente a pulire i vetri della biblioteca grazie alla gratificante e costruttiva alternanza scuola-lavoro, la casa vuota e le farine che cantano il loro canto struggente come le sirene di Ulisse.. come si fa a resistere? E così impasto impasto e impasto come se ne andasse della mia vita e ogni tanto mi ricordo pure di postare qualche ricetta tra le innumerevoli che ho provato in questo periodo. Immagino che la mia scelta non sia tra le più popolari perché ci vuole qualcuno altrettanto pazzo per mettersi a panificare con questo caldo ma tant’è, i comportamenti ossessivo-compulsivi sono tipici dell’umanità 2.0, quindi di certo non spiccherò in mezzo a tante altre manie e la ritengo comunque una mania più innocua (bolletta a parte) di quella di scrivere/leggere messaggi sul cellulare mentre si guida a 100 km orari. Uno degli impasti che ho ripetuto regolarmente è questo dei grissini di semola, poi ho sperimentato qualche pane da questo libro ma la costante è il lievito naturale. Ora, non ho mai disdegnato il lievito di birra che in modiche quantità, tempi sufficientemente lunghi e magari riposo in frigo garantisce un ottimo pane di certo migliore di quello dei supermercati come anche di tanti panifici nati nell’ultimo periodo ma in frigo ho sempre avuto un barattolo di lievito naturale a disposizione. Il problema era combinare i tempi tra rinfrescare, aspettare, rinfrescare di nuovo, aspettare, impastare, aspettare, dare la forma, quindi molto spesso dedicavo alla panificazione con lievito naturale solo i weekend o le feste. Tutto questo è cambiato da quando, grazie alle mie amiche svalvolate Emmettì e Silvia, del Condominio in cucina ho scoperto gli pseudo-rinfreschi. In pratica si ciba il lievito naturale liquido ogni giorno con un’operazione che richiede una forchetta e 3 minuti di tempo e questo mantiene il lievito sempre attivo, quindi all’atto pratico quando voglio panificare non devo fare rinfreschi continuati per dare forza al lievito ma mi limito a tirare fuori dal frigo il quantitativo che mi serve e parto con il prefermento quando ne ho voglia oppure con un impasto diretto. A quel punto non resta che da aspettare la lievitazione senza aver perso una giornata intera dietro agli orari. Questo pane arrotolato al rosmarino e pomodorini pachino secchi tra l’altro è un impasto diretto quindi ha dei tempi ragionevoli e se non disponete di lievito naturale, otterrete comunque un ottimo pane anche con il lievito di birra. Servitelo con una caprese oppure con della ricotta fresca sopra e poi ne riparliamo 😉
Ingredients
- 150 g di licoli bello attivo oppure 5 g di lievito di birra compresso
- 500 g di farina tipo 2
- 250 g di acqua fredda (quantità indicativa)
- 7 g di sale
- 3 cucchiai di olio extravergine di oliva
- rosmarino fresco lavato ed asciugato
- 1 spicchio d'aglio
- timo fresco lavato ed asciugato
- 50 g di pomodori pachino secchi
Instructions
- Nella vasca dell'impastatrice sciogliete il licoli o il lievito di birra in un poco del quantitativo di acqua.
- Aggiungete la farina ed il resto dell'acqua (lasciatene un poco in caso la vostra farina ne assorba meno) e cominciate ad impastare a vel. minima.
- Appena l'impasto comincerà a stare insieme unite anche il sale e impastate aumentando un poco la velocità facendo però attenzione a non scaldare l'impasto. Ci vorranno circa 10 minuti.
- Mettete l'impasto a lievitare coperto in un luogo a temperatura costante (io in abbattitore). L'impasto deve raddoppiare di volume ed i tempi possono variare di molto perchè dipendono dalla forza del licoli, dalla temperatura che avete in casa, dal tipo di farina che usate. Nel caso usaste lievito di birra ovviamente i tempi saranno più brevi ma considerate comunque circa 2 ore.
- Mentre l'impasto lievitata mettete l'aglio (tritato se gradite oppure intero in modo da poterlo togliere), il rosmarino ed il timo in una padella insieme all'olio e fate riscaldare appena. L'olio non deve assolutamente friggere.
- Lasciate freddare.
- Ammollate i pomodorini secchi in acqua bollente, strizzateli e tagliateli grossolanamente.
- Stendete l'impasto lievitato cercando di dare una forma rettangolare.
- Distribuitevi l'olio con le sue erbe ed i pomodorini.
- Arrotolatelo dal lato più corto, trasferitelo su carta forno, cospargetelo di farina e mettetelo a lievitare per altri 45 minuti circa protetto da pellicola alimentare.
- Preriscaldate il forno al massimo piazzando già a metà forno la pietra refrattaria se la possedete e sul fondo una teglia di metallo per il vapore.
- Trasferite carta e pane su di una pala oppure sul sotto di una teglia liscia e fatelo scivolare sulla refrattaria.
- Versate immediatamente un bicchiere d'acqua nella teglia sul fondo ed abbassate la temperatura a 210°.
- Fate cuocere per circa 25 minuti, di cui gli ultimi 10 portando la temperatura a 180° ventilata e con il forno leggermente aperto con una pallina di carta alluminio o con un mestolo.
- Fate raffreddare su di una griglia cercando di tenere il pane in verticale.
Notes
Il pane dà il suo meglio appena sfornato (lo so che bisognerebbe dargli il tempo di freddare ma con questo profumo è davvero difficile) ma quello che è avanzato l'ho messo in un sacchetto di carta che ho messo dentro un sacchetto da congelazione aperto (suggerimenti della mia amica Emmetti' ❤️) e il giorno dopo prima di consumarlo lo abbiamo passato un secondo nel tostapane. Ovviamente la versione con il lievito di birra si conserva meno a lungo ma questa è una considerazione assolutamente inutile perchè non c'è alcuna possibilità che avanzi a lungo. p.s. So che può avere conseguenze fastidiose e protratte, ma l'aglio in questo pane è come la pommarola per gli spaghetti 😉
E preparo un bel cestino e questo pane arrotolato al rosmarino e pomodorini pachino secchi lo porto dalla Sandrina per la rubrica Ricette itineranti
14 comments
inizio con il dire che per me il caldo non è un problema ma un miraggio, nel senso che per quanto mi debiliti io adoro il caldo torrido dell’estate e anzi quest’anno ne sento la mancanza. per me il problema dell’accendere il forno sorge solo quando l’uomo di casa mette il suo veto ma ancora qui le temperature non hanno raggiunto livelli critici, quindi il problema della cottura del pane per me problema non è. sarebbe stato piuttosto un ostacolo il lievito madre, con cui non ho ancora mai fatto amicizia, ma se mi dici che posso usare anche lievito di birra anche lì la faccenda è risolta! poi mettici che ultimamente infilerei i pomodori secchi dappertutto e che accanto al mio ufficio ha appena aperto un rivenditore di prodotti bio che tiene le farine floriddia (che se non erro vengono dalle parti di casa tua) e allora capirai quanto questa ricetta arrivi alla persona giusta nel momento giusto! me la salvo subito, sperando di provarla presto perchè questo pane ha una faccia bellissima, deve essere una delizia! un abbraccio grande cara, buon weekend!
Mamma mia, beata te. Io il caldo non lo sopporto proprio ma certo non mi impedisce di accendere il forno 😉 In quanto a Floriddia è a 15 minuti da casa mia in un luogo bellissimo in mezzo alle colline, anzi, se mai ti venisse voglia di fare scorta di farine di grani antichi ti ci porto volentieri e magari ti passo anche un pò di licoli perchè sono certa che ti darebbe delle gran soddisfazioni e la manutenzione è molto semplice 😊
Un abbraccio forte Tizi ❤️
p.s. Anch’io ho problemi simili ai tuoi con l’uomo di casa ma io cerco sempre di usare il forno quando lui non c’è. Poi entra in casa, annusa l’aria e fa: “Hai cotto il pane?” E io: “No no, tranquillo, è quello del fornaio, appena sfornato” 😉
Ti capisco bene, infatti il mio forno è sempre acceso anche in piena estate e le mie mani sono sempre dentro degli impasti. E’ il mio sano antistress che anche adesso in tempi lunghi di attesa mi aiuta a non pensare ai cattivi pensieri.
Questo pane è strepitoso e non escludo di poterlo impastare nei prossimi giorni visto che ho tutto in casa ^_*
Buon we Silvia <3
Ma tu sei davvero straordinaria. Col tempo scaduto ancora sei l che impasti.. eh, non c’è niente da fare, una vera passione si riconosce subito e grazie per le ricette che continui a postare e che mi segno sempre. Passa un buon weekend ma cerca di riposarti almeno un pochino. Un abbraccio ❤️
Ma che bello è il tuo pane e immagino anche molto gustoso !
Buono buono Andreea. Grazie ❤️
Le tue foto bucano lo schermo, da sempre. Punto.
Ho visto questo pane su instagram e me ne sono innamorata subito. E’ davvero bellissimo.
Lo sai che ti capisco, vero? Aggiungi il fatto che io comincio veramente a star bene quando ci sono minimo 28°C… Questo è il periodo dell’anno in cui io sto male solo se c’è l’aria condizionata accesa (che a casa mia non ho mai voluto). Comincio a dormire, mentre tutti sbuffano; le mie ossa da vecchietta e la cervicale assassina vanno in letargo e io rinasco 😉 Vuoi che non impasti come una pazza? :))))))
Evviva l’estate e il forno a 230°C!!!
Dai prendi il lievito che facciamo anche un bel panettone 😉
Figurati che io sopravvivo solo grazie all’aria condizionata che ho messo pure in cucina anche perchè è la stanza dove passo più tempo e me lo godo il frescolino nonostante le ossa di vecchietta (io si, mica te che sei giovane) e la cervicale assassina che mi blocca ogni tre per due ma nonostante queste differenze, la sostanza è che siamo due pazze e quindi accetto la tua proposta del panettone ben volentieri 🙂 e a proposito, che cosa inforni domani?
Un abbraccio grande ❤
Sono vecchina anch’io…. e conosco la cervicale assassina… che brutta compagnia! Del tipo che ti blocca per due o tre giorni e non riesci nemmeno a parlare dall’infiammazione che prende tutti i nervi 🙁 🙁 🙁
Allora alla prima occasione, ma entro l’estate, facciamo un bel grande lievitato 😉
Cosa inforno? Oggi niente, mi faccio coccolare da qualcosa di buono a Milano. Devo riuscire ad entrare in una delle nuove pasticcerie aperte ultimamente (da Massari a Rinaldini c’è l’imbarazzo della scelta). Oggi faccio la sciùuura che si siede al tavolino e mi faccio portare un bel dolcetto 😉 e so già che non vedrò l’ora di tornare a casa ad impastare.
Serena domenica Gaia!
Vecchina per i tuoi standard ma per i miei sei una giovincella comunque so bene che la cervicale di cui tu parli e che mi affligge tanto da costringermi a portare anche d’estate la sciarpina al collo per non prendere colpi di Fresco colpisce a tutte le età. Beata te che puoi fare di queste escursioni. Qua nella provincia pisana non c’è possibilità alcuna di simili oasi nel deserto. Qua solo deserto e Massari me lo sogno leggendo i suoi libri 😟 Sarebbe il mio grande sogno tornare a vivere in città ma mi sa che a meno che l’adolescente non vada all’estero a studiare (condizione quasi essenziale oramai) mi toccherà morire in provincia. Tu comunque fai la sciùuura anche per me è riguardo al grande lievitato io ci sto ma ricordati solo che il primo di luglio mi trasferisco al mare e quindi stare due o tre giorni in casa mi diventerà impossibile. Avrei invece la settimana dopo la prossima durante la quale Edoardo deve fare l’alternanza che sarei libera quasi tutto il giorno. Pensiamoci perché con te sarebbe davvero un’avventura bellissima ❤️
Buona domenica e un abbraccio (pensami mentre sarai seduta al tavolino in pasticceria 😭)
Uhmmm … “sono parecchio malinconica e bisognosa di un conforto che intorno non trovo” questa frase mi ha colpita e mi dispiace … spero sia solo un momento passeggero. Per quanto riguarda il forno non avrei nessun problema nemmeno io, se ne avessi le forze, mentali e fisiche. del resto ho sempre panificato e infornato in qualsiasi mese dell’anno, anche in piena estate. Quest’anno fatico a trovare le forze, dopo l’intervento O forse i bambini me la esauriscono tutta e non ne resta altra, non so. Vediamo a settembre, quando sarò più libera come va. Per il pane è favoloso, mi piace un sacco e anche se non ho più il lievito naturale, uso senza problemi il lievito di birra. In fonzo ne bastano pochi grammi e lunghe lievitazioni e non ci sono problemi. Ti mando un abbraccio stritoloso bella bimba
Non devi stressarti troppo e quello che non ce la fai a fare ora lo farai quando sarai completamente ristabilita. Mi rendo conto che i bambini costino tanto in termini di energie. Io per esempio non ce la farei proprio, nemmeno a doverne seguire uno solo, quindi già per questo per me sei una Wonder Woman ❤️ Davvero non hai più il lievito naturale? Beh, come ho sempre detto, non sono per niente talebana su questo argomento. Il lievito di birra in modiche quantità e una lunga lievitazione permettono di ottenere un signor pane e poi quando avrai testa e voglia te lo rifarai da capo, il lievito. In quanto a me è effettivamente un periodo un pò così che spero finisca presto perché non ho più nemmeno voglia di cucinare 😟
Un abbraccio forte e grazie delle tue parole ❤️
no guarda, non sei normale, NON SIAMO NORMALI! io guardo le previsioni del tempo, domani per esempio ha messo un calo di temperature e forse pioggerellina e io stasera rinfresco ed impasto …. ha ha ha siamo PANIFICATRICI SERIALI O NO????
il pane te l’ho già detto, esce fuori dallo schermo, fa proprio “gola”, immensamente gola!
noi dobbiamo panificare insieme ragazza mia, si lo dobbiamo proprio fare!
inserisco nella raccolta e ringrazio signora malinconica impastatrice compulsiva. tvb.
La parola seriale mi fa un po’ paura ma effettivamente rispecchia la realtà, così come ossessivo-compulsive 😂 Comunque non è che facciamo male a qualcuno, anzi, rendiamo i pasti più piacevoli ai nostri cari quindi non vedo problemi in ciò che facciamo. Piuttosto hai assolutamente ragione: panificare in compagnia è tanto più divertente e quella notte passata a chiacchiera con l’Elisabetta che con calma preparava l’impasto di certo la ricorderò per sempre ❤️