Profumo di Aligot

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Metti un viaggio in Costa Azzurra e metti una visitina a Nizza, vista innumerevoli volte ma per la prima volta con gli occhi di una food blogger. Mi si è aperto un mondo, un mondo visto attraverso l’obbiettivo della macchina fotografica e l’esperienza mi è piaciuta, tanto. Memore del consiglio della mia socia Sandra datomi al Taste di Firenze, “Ma come? Sei senza macchina fotografica? Ma non lo sai che una food blogger porta SEMPRE con se la macchina fotografica?”, questa volta non mi sono fatta cogliere impreparata e sono partita armata. Come dicevo, la Nizza che conoscevo e pure bene, è svanita dietro la Nizza inquadrata con l’obbiettivo, una Nizza fatta di angolini e di stradine ritagliate, di negozietti che parevano mondi a se, di persone colte nell’atto di fare qualcosa, come le due donne che sceglievano un’illustrazione in un mercatino dell’usato con le teste accostate una all’altra e che io voglio immaginare madre e figlia, oppure la negoziante che serviva le olive ad una cliente dove però a parlare sono le mani e non i volti, oppure i venditori di fragole. Non sono con questo foto perfette, ben lungi, ma raccontano momenti, momenti della vita di ogni giorno fermati per sempre e riflettendoci è strano pensare che madre e figlia non sapranno mai di essere state colte in quell’attimo e che quell’attimo ora lo guardano altre persone, in una nazione diversa e che loro, per chi ha visto la foto, resteranno per sempre e magicamente così, vicine, sorridenti, accostate una all’altra nella scelta di un’illustrazione.

 

 

 

 

Un viaggio in Costa Azzurra però, come in tutta la Francia del resto, è anche un viaggio da assaggiare, gustare, centellinare per gli innumerevoli piatti tipici, i formaggi, i vini, gli champagne e noi abbiamo giustamente approfittato. La Socca, la farinata di ceci molto simile alla nostra cecina tipica di Nizza, i calissons, che sono biscotti di mandorle a forma di losanga che costano un occhio della testa ma che quell’occhio se lo meritano tutto, la Tarte tropezienne che come la fanno a Saint-Tropez ovviamente non la trovi, la soupe a l’oignon, le Gratin Dauphinois, gratin di patate con panna fresca e formaggi, insomma tutta una serie di squisitezze non proprio dietetiche, per non parlare poi dei formaggi che ogni volta scopriamo non aver assaggiato la volta prima, il Saint Nectaire, le Fourme Ambert, l’Ossau Iraty, il Morbier, il Comtè, autentiche gioie per il palato ma altrettante gioie per il colesterolo ma una volta che ci sei che fai? Non approfitti?

 

 

 

 

E gli champagne che trovi ovviamente a prezzi impossibili da trovare in Italia e che io spesso tingo di rubino con una goccia o due di Creme de Cassis (io ho comprato il nero di Borgogna), liquore ricavato dai ribes di Dijon che con lo champagne diventa il Kir Royal, un cocktail che nella sua versione più semplice, il Kir, vino bianco e Cassis, pare debba le sue origini all’abate Kir che lo servì per la prima volta ai suoi ospiti a Digione. Ed i croissant, il pain au chocolat, le gelatine, la frutta candita brillante di sciroppo, i nougat..
Da oggi digiuno per una settimana!

 

 

 

E una delle scoperte di questo viaggio è stato un piatto che ancora non avevo mai assaggiato e che ho provato in un bistrot nascosto in una calle di Nizza: l’aligot. Un piatto semplice, fatto con patate, aglio e formaggi che però, già solo con il suo profumo eleva lo spirito e non di poco. Il sapore poi è anche meglio. Un bel bicchiere di Chablis ghiacciato e sei in Paradiso. Se non è comfort food questo..
Provare per credere!

 

 

 

Ingredienti per l’aligot: (4 porzioni normali oppure tre porzioni abbondanti)
400 g di patate
25 g di burro
mezzo spicchio d’aglio oppure uno, per i più coraggiosi
Due bei cucchiaioni di panna fresca
300 g di Tomme d’Auvergne oppure Tomme de Laguiole (formaggi piuttosto difficili da reperire qua da noi, quindi una toma piemontese oppure anche un pecorino semistagionato potrebbero andare)(lo so, lo so che 300 g di formaggio sono tanti ma non diminuite la dose, piuttosto mangiatene meno)
Sale e pepe bianco

 

 

 

 

Esecuzione:
Lessate le patate in acqua salata finchè non saranno tenere. Schiacciatele e rimettetele nel tegame nel quale le avete cotte e sbattete vigorosamente con una frusta unendo il sale, il pepe ed il burro fino a quando le patate non saranno vaporose e leggere. Prendete una padella e riscaldate la panna con l’aglio tritato fine fino a veder formarsi le prime bollicine, quindi versate la panna e l’aglio nel composto di patate, trasferite sul fuoco basso e mescolate  con un mestolo di legno finchè la panna non sarà completamente assorbita. Cominciate ora ad aggiungere il formaggio tagliato a dadini un poco per volta. Continuate a mescolare fino a quando il formaggio non sarà fuso completamente ed il composto diventerà cremoso e vellutato. Controllate di sale e servite immediatamente cospargendo con altro pepe macinato fresco.

 

 

 

 

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5 comments

sandra pilacchi 26 Aprile 2014 - 11:45

e qui si comincia a notare l'occhio attento della foodblogger dietro le foto.
che dire Gaia, io da quando ho il blog e soprattutto da quando ho la Nikon noto cose che prima non vedevo, vedo particolari che prima non notavo.
ed è bellissimo fermare gli attimi, le sensazioni, le emozioni in una immagine che rimmarrà per sempre.
la foto delle due signore (mamma e figlia, sorelle, amiche?) è bellissima, un attimo di complicità proprio colto al volo.
sei diventata proprio brava, te lo dicevo io che ci vuole la pratica e soprattutto la passione.
l'aligot? se non avessi delle "palle al piede" stasera proverei, ma l'aglio…. chi non lo digerisce, chi non ama il profumo….. peccato, io lo adoro!!!!
un abbraccio e un complimento grosso bionda!
Sandra

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Patty Patty 26 Aprile 2014 - 14:33

Beeeello!!!! Gaia che belle foto, che angolli caratteristici che hai fotografato!!! Hai saputo cogliere un sacco di attimi preziosi… bravissima!! Buonissimo l'aligot.. non lo conoscevo e ora si… Un bascione!!

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edvige 28 Aprile 2014 - 20:57

Bellissime le foto ed il viaggio l'occhio io dico d ch di gatronomia sìintende coglio il dove il quando ed il perchè e tutt'assieme crea la ricetta come al solito prima con la mente poi con l'occhio e poi con la mano, Buona serata

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MARI Z. 29 Aprile 2014 - 11:46

Non sono mai stata a Nizza, il tuo reportage dettagliato invoglia proprio a fare un viaggetto!!!
Adoro le patate cotte in tutti i modi possibili, queste profumate all'aglio devono essere eccezionali!!! 🙂
Ti va di SCAMBIARE POESIE !?!?! vieni a trovarmi su: http://cucinaverdedolcesalata.blogspot.it/2014/04/scambio-poesie.html
e capirai! Bacioni! 🙂

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Silvia 4 Maggio 2014 - 7:45

Mi sono innamorata di questo post ♥ meravigliose le foto, il tuo raccontare, le meraviglie che hai immortalato e anche l'aligot!
Grazie Gaia 🙂
p.s. penso di averlo imparato a memoria tante sono state le volte che l'ho guardato e riletto.

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