A volte capita che tutto quadri magicamente. Ogni cosa si incasella lì, proprio dove dovrebbe stare, senza grandi sforzi, ne aggiustature e allora ti senti capace, magari arrivi pure a pensare a te stessa come ad una persona organizzata, vedi che non era poi così difficile, dici a te stessa, guarda un po’ come hai fatto filare tutto proprio come doveva, brava, ormai è fatta, basta continuare cosi ora che sai come si fa. E poi ci sono i periodi in cui questa convinzione crolla miseramente e ti rendi conto di essere, come sempre del resto, in preda degli eventi e di non avere la capacità oppure la forza (che è la stessa cosa) di influire anche solo minimamente in quello che ti succede e che i momenti in cui ti sentivi in controllo erano semplici allucinazioni causate dai troppi zuccheri. Mai descrizione fu più calzante di quello che sto attraversando ora. È inutile che io faccia previsioni, che stabilisca un ordine o tanto meno una priorità. Come l’assioma della legge di Murphy insegna, se qualcosa può andar male, andrà male e questo si traduce in termini pratici nelle infinite disavventure di cui certe giornate sono piene, dalla fetta di pane con la marmellata che cade dalla parte della marmellata, al barattolo dello zucchero, appena riempito ovviamente, che si rovescia, alla manica che rimane impigliata nella maniglia della porta e si strappa, all’acqua della pasta senza sale (e te ne rendi conto giusto mentre la metti nelle scodelle), alla ricetta a base di ricotta che devi postare e poi ti accorgi che l’unico ingrediente che ti sei dimenticata di comprare è proprio la ricotta oppure come ieri, alle foto che hai appena scattato e quando vai a riversarle sul computer improvvisamente il lettore che usi entra in sciopero e tu non hai più le foto e nel frattempo (altrimenti non sarebbe murphologico abbastanza) l’adolescente scontroso ha tagliato una fetta enorme della torta che tu credevi vanamente di aver già fotografato. E la lista potrebbe continuare ma non ce n’è bisogno, tanto ognuno ha la propria esperienza che dimostra quanto la legge di Murphy sia una realtà. Non resta altro da fare che autoindursi un’altra allucinazione con una bella dose di zucchero e questa ricetta, il Recake del mese, fa proprio al caso nostro. Poi, se proprio non bastasse e qualche rimasuglio di realtà tornasse ad affiorare nella vostra mente, sentitevi autorizzati ad accompagnare il clafoutis con una bella cioccolata calda tanto ormai, visto che ci siamo.. ?.
- 400 g di pere
- 50 g di cioccolato in gocce (io avevo le codette)
- 200 ml di latte
- 200 ml di panna
- 2 uova + 2 albumi
- 75 g di farina 00
- 50 g di farina di castagne
- 150 g di zucchero di cocco oppure di canna
- 1 baccello di vaniglia
- Burro
- Sale
- Zucchero a velo
English version
Sometime it happens that everything magically fits where it belongs without any effort, any pain and you can afford to think of yourself as capable, even organised, you see it wasn’t so difficult, you tell yourself, you have done it right, well done, now that you know the trick, it’s done.. And then there are periods when this belief collapses miserably and you realize you are, as usual, helpless in front of the events and do not have the ability or the strength (which is the same thing) to influence even in the least what is happening to you and that the moments when you felt in control were simple hallucinations caused by too much sugar. It is the most fitting description of what I’m going through now. It is useless for me to try to organize things or to set priorities. As Murphy’s first law teaches, anything that can go wrong will go wrong and the results in practical terms is the slice of bread with jam that falls on the jam side, the sugar bowl, full of course, that falls on the floor, the sleeve that remains entangled in the door handle and tears, the pasta water without salt, the recipe with ricotta cheese that you have to post and then you realize that the only item you have forgotten to buy is exactly the ricotta or things like what happened to me yesterday, when just after I had finished to take pictures of the clafoutis, I went to transfer them to the computer and the adapter decided that it was high time to go on strike and as soon as I realized I did not have the pictures anymore, I even realized that the grumpy teenager had cut a huge slice of clafoutis that I though to have already photographed. And the list goes on and on but there is really no need because everyone has their own experience that shows how Murphy’s Law is a reality. There is nothing left to do than getting another hallucination with a nice dose of sugar and the Recake recipe of the month could be just the right one. Then, if you feel it’s not enough, and some reality keeps lurking ominously on the periphery of your consciousness, feel free to accompany the clafoutis with a hot chocolate while we are in..
Ingredients:
400 g of pears
50 g chocolate drops
200 ml full fat milk
200 ml heavy cream
2 eggs + 2 egg whites
75 g plain flour
50 g chestnut flour
150 g coconut sugar/cane sugar
1 vanilla bean
Butter
A pinch of salt
Icing sugar
Instructions:
Preheat the oven to 180°. Place the pears, sliced, in a bowl and mix with 25 g of the sugar. Grease an ovenproof baking pan of 20 cm of diameter with butter, place the pears but do not worry about giving them a nice look because as soon as you will pour the eggs and milk misture in, the pears will go where they want. Sift the two flours with the remaining sugar, the vanilla seeds and a pinch of salt. In a mixing bowl whisk together the eggs with the eggs whites, add the dry ingredients and mix well. Add milk and heavy cream and pour on the pears, sprinkle with the chocolate drops and cook per 35 minutes then wait for it to cool a bit and dust it generously with icing sugar.
Con questa ricetta partecipo al Recake 2.0 di Ottobre
12 comments
wow! delizioso dessert! 🙂
Buono e perfetto per questo inizio di autunno ?
Non sai come ti capisco..anch’io vado da periodi che sembra che finalmente le cose hanno deciso di filare nel verso giusto a periodi (purtroppo sempre più lunghi) in cui niente e dico niente voglia andare dritto 🙁
Cmq sono d’accordo con te, una buona dose di zucchero (magari di cioccolato!) e tutto x un attimo si annienta 😛
Vero, il problema è che l’azione dello zucchero dura troppo poco Consu ?
A volte invece, capita che la vita ti fa dei doni meravigliosi, come quello di un’Amica che, se pur lontana fisicamente, la senti invece così vicina che ti sembra quasi di toccarla ed incontrare il suo sguardo…
Ecco è capitato a me! ♥
E la dolcezza di cui beneficio è pari a questo/a clafoutis (che mi si incespica la lingua solo a pronunciarlo/a)!! :-)))
Scatti meravigliosi che, come sempre, riempono gli occhi di bellezza.
Ma d’altra parte, dietro all’obiettivo ci sei tu!
Ti stringo in un abbraccio. Fortissimo!
Te lo dico sempre che tu mi vedi con gli occhi del cuore ma è comunque così bello leggere le tue parole Emmettì che se potessi cucinerei, fotograferei e posterei una ricetta al giorno solo per sentirti ma poi come farebbero i tuoi numerini tesoro? Comunque io ormai a fatto la bocca ad un certo appuntamento che magari potrebbe esserci nel prossimo futuro e per ora stringo quello ❤️
se esistesse la versione vegana in una pasticceria vicina a casa mia, correrei a prenderne una per poterla assaggiare qui, ora, subito, adesso!!!!! castagne, pere e cioccolato!!! bontà divina!!!! 😛 mi vedi? sto svenendo dalla fameee!!! o dalla golosità! sai che c’è adesso? c’è che devo ingegnarmi a rifarla!! e come si fa a passare oltre senza un tentativo!! uffi!! è da una vita che tento di mettermi a dieta!! 😀
Ma se sei in formissima Mari? Comunque non dubito minimamente che tu riesca a “tradurre” anche questa ricetta perché per te e la tua bravura non c’è davvero niente di impossibile ❤️
La vita è strana non ci sono dubbi,stai alla grande e poi magari all’improvviso crolla tutto addosso e non sempre si è preparati,forti,fortuna che ci sono anche i periodi felici,di gioia ed immense emozioni.
Intanto la ricetta golosa di oggi è un’emozione fantastica,ma quanto sei brava e poi sempre corredate da foto che bucano lo schermo,complimentissimissimi!!!!
N.B.
ho controllato nella tua paginetta facebook e ci sono eccome,mi era venuto il dubbio di non averla “piacciata”,bacioooo
C’è solo da sperare di vedere anche apparire, ogni tanto, qualcosa di buono dietro l’angolo perché sennò non si tirerebbe avanti. meno male che ci sono i figli.. ❤️
Grazie anche solo di essere andata a controllare. Sei un’amica Ketty ?❤️
Capita cara Silvia, capita … devi avere una grossa dose di autocontrollo e cercare quel qualcosa di bello che tutti abbiamo intorno e tutto sembra meno grave. Stamattina per esempio, avevo un peso, mi sentivo tutto il peso dei miei problemi sul groppone. Quel senso di soffocamento e di inadeguatezza, quel momento di sconforto in cui ti sembra che niente si aggiusta anzi, si spacca sempre di più. Fortuna che sono momenti … poi guardi un albero e i suoi meravigliosi colori rosso e giallo. Quella cima di montagna già imbiancata alla sommità. Questa stupenda torta del Re-cake al sapore di castagne, pere e cioccolato. Il viso di Christian che si illumina quando mi vede e mi fa mille gorgeggi e allora tutto si aggiusta. Ottima anche la tua versione, un grosso abbraccio a te tesoro.
Lo so Terry ma a volte le cose capitano una dopo l’altra, senza sosta, come quando in mare ti arriva un’onda dopo l’altra. Alla prima ce la fai a stare sotto e poi a tornar su e riprendere fiato, alla seconda pure, alla terza cominci a fare un po’ di fatica e alla quarta resti sotto.. I figli aiutano come immagino i nipoti ❤️ ma a volte un po’ di tregua sarebbe gradita ?
Un abbraccio grande ❤️ a te ed anche a Christian