Scaldami il cuore stanotte
costringimi a perdere il controllo
tienimi la testa alta
guardami mentre perdo l’anima
aiutami a sopravvivere
Il Brutto è stato il primo pane che ho mangiato a Viareggio. Qua da noi, in un’altra parte di Toscana, con la tradizione che si confà a quest’Italia dove ti sposti di 20 km. e le tradizioni culinarie cambiano, il pane si mangia “sciocco” e se vuoi trovare un pane salato devi chiedere e non ci sono che due o tre pani tra cui scegliere. A Viareggio invece si sente già l’aria ligure, il pane è rigorosamente salato, e quando un negozio di alimentari ha a disposizione tra i suoi pani quello sciocco di Altopascio, avverte la clientela con un cartello in bella vista.
Il Brutto non è un vero e proprio pane integrale, infatti la sua percentuale di farina bianca è di molto superiore al contenuto di integrale e non è neppure un pane di quelli spessi, densi, con la mollica compatta che diventa una specie di tavolozza sulla quale stendere brillanti colori di marmellata. La mollica del Brutto è abbastanza alveolata e la marmellata a volte cola ma è un buon pane, non ha un sapore troppo importante e si sposa bene con tutto.
Questa versione l’ho presa qui, su Gennarino. Ho cercato qualche sito di zona dove trovare la versione originale ma non ho trovato nulla e quindi prendo per buona questa.
Il pane è buono, non esattamente quello che compro ma del resto l’ho cotto nel forno elettrico e la temperatura la differenza la farà o no?
Il mio però ha una particolarità che altri Brutti non hanno. E’ un pane alluvionato e quindi per fare le foto ho usato i sacchi di sabbia della protezione civile per scaramanzia, con la speranza che in futuro mi servano solo per questo: come supporto per il pane che cucino!
6 comments
Vengo, vengo domani, arrivo verso mezzogiorno e mezzo l'una, voglio le pipette con la scamorza e il salame piccante e il pane brutto con l'olio. io porto il dolce, aspettami domani che arrivo. siamo in 4, ok?
bellissimo il tuo pane Gaia!!! grazie per averlo mandato a Panissimo!!!
Sandra
Magari tu venissi davvero.. Ma prima o poi succederà , me lo prometti? E tu porterai quelle bellissime zuppette inglesi..
Carissima Gaia , mi sono letta d'un fiato il tuo post, poi l'ho riletto con calma…mi ha colpito così tanto quello che ti è accaduto che nel primo pane che hai mandato a Panissimo , non ho avuto il coraggio nemmeno di accennare al fatto dell'alluvione, ma qui te lo voglio proprio dire: sei una forza.
Sei bellissima energia, grazie di cuore ♥
Ed il tuo pane è così bello. Mi piace tantissimo. Quella crosta ..e quella fetta con la marmellata!!!!
Grazie carissima Gaia, un bacione :*
Carissima Sandra, non ti rendi forse conto di come, in momenti come questi, una parola gentile faccia realmente la differenza e le tue mi hanno veramente toccata. Ti ringrazio di cuore sperando che il mio desiderio di usare i sacchi solo per fare le foto diventi una realtà perché proprio stamani la protezione civile ha nuovamente dato l'allerta massima e quindi i sacchi sono purtroppo già tornati al loro utilizzo originario: a proteggermi le porte!
Un bacione grande
Ciao Gaia!
Questo pane è bellissimo, a dispetto del nome :))) ed in più per come lo hai raccontato mi va proprio di farlo :-p
A presto 🙂
In bocca al lupo 😉
E se lo fai non te ne pentirai. E' buonissimo. Grazie per essere passata di qua Silvia
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